23/07/2015 di Redazione

Dropbox acquista Clementine e mette il cellulare nel container

L’azienda che gestisce il noto servizio di sincronizzazione su cloud ha comprato, per una cifra non nota, la startup nata nel 2014. L’applicazione sviluppata da questa realtà permette a manager e dipendendti di telefonare, avviare conference call e spedir

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Non solo file sincronizzati su cloud. Dropbox si è buttata anche nei servizi di comunicazione aziendali in seguito all’acquisizione, annunciata da poche ore, di Clementine: una startup nata nel 2014 la cui app permette di telefonare, attivare conference call e inviare messaggi mantenendo nascosto il proprio numero, che viene così sostanzialmente messo in un container. Un servizio pensato per i dipendenti che devono mettersi in contatto con colleghi o persone di altre aziende, utilizzando il proprio dispositivo mobile, ma vogliono tenere ben separata vita lavorativa e vita privata. Al momento non si conoscono i dettagli finanziari dell’accordo, ma è certo che la transazione sarà molto rapida. Clementine cesserà di “esistere” dal prossimo 31 agosto, come annunciato sul blog della compagnia, e tutti gli account attivati verranno trasferiti gradualmente sulla nuova piattaforma integrata con Dropbox. Il servizio di storage e sincronizzazione online punta così a crescere, dopo avere recentemente annunciato il giro di boa dei 400 milioni di utenti a livello globale, con oltre centomila iscrizioni aziendali.

Uno dei vantaggi che deriva dall’utilizzo di Clementine è la possibilità di raggiungere persone di cui non si possiede il numero di cellulare, “pescando” da una directory che riassume in modo intuitivo i contatti. È possibile così evitare di cercare tra email, rubriche e fogli di calcolo utilizzati come agende quando si deve avviare una conference call o, semplicemente, si deve effettuare una singola telefonata.

Inoltre, grazie all’applicazione dedicata per la messaggistica, si possono inviare Sms protetti e separati da quelli personali, sia agli utenti di Clementine che a quelli non iscritti al servizio. Attualmente, l’app è disponibile in versione completa per dispositivi iOs e in beta per smartphone e tablet Android, anche se non è chiaro cosa succederà di preciso quando la startup passerà armi e bagagli sotto il vessillo di Dropbox. Con tutta probabilità, si verificheranno dei miglioramenti nell’usabilità con l’ecosistema del robottino verde.

 

 

A fine giugno, l’azienda che gestisce il servizio di storage sulla nuvola ha annunciato proprio la versione 3.0 dell’applicazione per Android, introducendo il concetto di Material Design tanto caro a Google e svelato per la prima volta con Lollipop. In sostanza, un netto cambiamento nel layout estetico e funzionale delle app mobili per un esperienza utente più pulita e ordinata. Tra le novità dell’aggiornamento, la possibilità di scattare una foto direttamente dall’applicativo e archiviarla nel cloud, senza passare dalla galleria dello smartphone e dunque senza occupare memoria fisica.

 

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