24/04/2012 di Redazione

Dropbox come Megaupload, SkyDrive diventa pay

Il popolare servizio di condivisione dei documenti online ha introdotto una nuova funzione di anteprima dei file condivisi e un link per il file sharing. Microsoft potenzia il proprio cloud storage aumentando le opzioni a pagamento e le funzioni di sincro

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Dropbox ha aggiunto l'anteprima dei file condivisi e i link per il download diretto di file condivisi. Il cambiamento non è epocale perché la condivisione era già parte dell'offerta Dropbox, ora gli utenti potranno semplicemente riprodurre direttamente i contenuti e scaricarli da link diretti.

La pagina Web con le novità di Dropbox

È proprio quest'ultimo punto che sta facendo discutere: secondo ZDNet questo significa che non ci sono più differenze fra il celebre sito di archiviazione cloud e Megaupload, che sostanzialmente condivideva contenuti pirata in violazione delle leggi sul copyright. Francamente l'ipotesi sembra un po' estremizzata, con solo 5 GB di spazio di archiviazione a disposizione e l'obbligo a tutti gli utenti di registrarsi.

Il direttore esecutivo di Dropbox Drew Houston ammette che la condivisione di documenti, immagini e file sul web è "sorprendentemente ancora molto difficile", ma il problema è sempre lo stesso: il download di file che violano il copyright è illegale in molti Paesi.

Il manager ha spiegato tuttavia che "Dropbox proibisce esplicitamente gli abusi copyright. Abbiamo messo in atto una serie di misure volte a garantire che la nostra funzione di condivisione sia legale. Ad esempio, c'è un avviso sul copyright in ogni pagina che consente il file sharing, abbiamo posto limiti di banda in download e vietiamo agli utenti di creare collegamenti a file che sono stati oggetto di un bando DMCA. Vogliamo offrire un modo semplice per condividere il lavoro nel rispetto dei diritti degli altri".

È innegabile che ci sia anche un altro tipo di utenza, che cerca di sfruttare le proprietà dei servizi di questo tipo per diffondere materiale pirata, ma servono spazi ben più grandi per attività di questo tipo, come garantiva Megaupload, oltre alla complicità del gestore.

Il problema non riguarda solo Dropbox, ma tutti i servizi analoghi, compresi Google Drive (che dovrebbe essere annunciato a giorni) e Microsoft SkyDrive, che proprio ieri ha introdotto nuovi piani di archiviazione a pagamento.


Le mosse di Microsoft

La casa di Redmond ha infatti annunciato nuove applicazioni SkyDrive per Windows e Mac OS X Lion e nuovi spazi di archiviazione a pagamento. I nuovi utenti di SkyDrive avranno 7 GB di storage gratuito. Gli utenti esistenti (quelli con account a partire dal 22 aprile) continueranno a ad avere fino a 25 GB di spazio gratuito, che potranno espandere ulteriormente a un costo aggiuntivo di 10 dollari all'anno per altri 20 GB. Fra le altre opzioni di sono 50 GB aggiuntivi per 25 dollari l'anno, e 100 GB aggiuntivi al costo di 50 dollari l'anno.

Da ieri è inoltre disponibile per il downaload una versione di anteprima di SkyDrive per Windows, e una versione locale del suo client SkyDrive. È il primo passo verso l'integrazione con Live Mesh SkyDrive, che sarà un servizio di sincronizzazione simile a Dropbox. L'anteprima è disponibile per Windows Vista, Windows 7 e Windows 8.

Le opzioni a pagamento di SkyDrive

Con SkyDrive per Windows, per esempio, tutti i file memorizzati via cloud saranno automaticamente mantenuti in sincronia tra PC, Mac e SkyDrive.com. Ci sarà inoltre la possibilità di accedere a SkyDrive direttamente da Windows Explorer, si potranno aggiungere nuovi file su SkyDrive trascinandoli nella cartella di SkyDrive.

Sarà inoltre possibile organizzare i file e le cartelle in SkyDrive, proprio come qualsiasi altra cartella. Microsoft ha infine aggiornato le versioni di SkyDrive per iPhone e iPad, che ora supportano il display Retina.


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