05/06/2015 di Redazione

Dropbox e il nonnismo aziendale: nuove gerarchie amministrative

La licenza Business del servizio sulla nuvola accoglie diverse funzionalità, tra cui differenti livelli di admin e un installer di grado enterprise. I manager It potranno distribuire compiti e autorizzazioni specifiche, dividendo così le responsabilità su

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Amministrazione, sicurezza e integrazione. Sono queste le tre aree che occupano la maggior parte del tempo dei manager It. Dropbox sembra saperlo bene e, per venire incontro ai desiderata degli utenti più esigenti, ha introdotto nuove funzionalità nella versione Business dei suoi prodotti. La società ha infatti lanciato i livelli di amministrazione e un installer di grado enterprise. I primi consentono ai responsabili It di distribuire ruoli più o meno “potenti”, caratterizzati da autorizzazioni differenti. È quindi possibile non far ricadere su una singola persona la gestione completa del lavoro. Si vuole delegare soltanto uno specifico compito? Con la nuova funzionalità di Dropbox for Business è possibile, con un click. I ruoli di amministratore sono tre: del team, della gestione utenti e del supporto. Con il primo privilegio si possono impostare autorizzazioni di sicurezza e di condivisione per tutto il gruppo di lavoro, oltre a creare nuovi manager e gestire i membri presenti.

Ovviamente, in ogni licenza Business deve sempre essere presente un super user, che può fare il bello e il cattivo tempo aggiungendo o togliendo specifiche cariche ai membri. Gli amministratori della gestione utenti si occupano invece, come dice il nome, delle persone presenti nel team: le aggiungono, le possono rimuovere e sono in grado di visualizzare i feed delle attività di uno specifico gruppo. Infine, gli amministratori del supporto hanno in carico le password e la sicurezza di base dell’account Business, oltre alla creazione dei registri delle attività dei singoli membri. Possono anche contattare l’assistenza di Dropbox per richieste di aiuto e di servizi comuni.

Per scoprire il proprio livello di privilegio, è sufficiente aprire la console Amministratore dopo aver eseguito l’accesso all’account Dropbox, selezionare la scheda Membri e dare un’occhiata alla colonna Tipo di utente. Accanto a ciascun nome presente nel team comparirà un’etichetta che ne specifica il ruolo lavorativo.

L’altra funzionalità introdotta dalla compagnia di servizi cloud è, come detto, l’installer di livello enterprise. Con questo strumento, i responsabili dell’It aziendale possono installare il programma Dropbox for Business in numerose macchine Windows da remoto, senza quindi spostarsi fisicamente sulle singole macchine e ripetere la procedura numerose volte. A questa pagina Web sono riportate le istruzioni per effettuare un’installazione corretta del software.

Sul versante sicurezza, Dropbox ha invece ottenuto di recente la certificazione Iso 27018 per il rispetto dei migliori standard in termini di protezione dei dati e privacy degli utenti. A quanto detto dalla stessa società, la piattaforma della “scatola” è uno dei primi fornitori cloud al mondo a ricevere questo riconoscimento. L’azienda ha deciso inoltre di facilitare la richiesta, da parte degli admin, di verifica dell’identità degli utenti in due passaggi.

 

 

Il terzo bisogno centrale dei team It, vale a dire l’integrazione dei servizi legati a Dropbox su sistemi differenti, dovrebbe essere soddisfatto dal potenziamento delle Api, che da ieri dispongono di nuovi strumenti per le cartelle condivise. È così possibile affiancare piattaforme di diversa natura, sia private che pubbliche, per velocizzare e facilitare il lavoro comune su documenti e file. Va in questa direzione il nuovo “connettore” beta per Active Directory, l’insieme di servizi di rete presente nei sistemi operativi Windows da quindici anni, con cui i responsabili It potranno accelerare l’implementazione di Dropbox for Business.

 

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