19/05/2017 di Redazione

Dubbi sui Pc in valigia in aereo, Usa ed Europa prendono tempo

Nell'incontro svoltosi in settimana a Bruxelles, ufficiali del governo statunitense e rappresentanti dell'Ue non hanno trovato un punto d'incontro sull'ipotesi del laptop ban esteso anche ai voli che collegano città americane ed europee. Se ne riparlerà a

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Chi viaggia in aereo per lavoro o per uno short break potrà continuare a mettere, oppure no, il computer portatile nel bagaglio a mano? La domanda resta sospesa, a pochi giorni di distanza dalle indiscrezioni secondo cui il governo statunitense vorrebbe estendere ai voli provenienti dall'Europa il divieto già applicato nei confronti di alcuni Paesi a maggioranza musulmana. Nuovi rumors vengono interpretati liberamente, ed è significativo che due testate come Cnet ed Engadget dedichino al tema due titoli quasi speculari e opposti. La fonte è in realtà la stessa: confidenze fatte all'agenzia Associated Press, che riferiscono di un incontro a Bruxelles, mercoledì scorso, tra ufficiali del Dipartimento di Sicurezza Domestica statunitense e dell'Unione Europea.

 

Uno dei presenti, coperto da anonimato, ha fatto sapere che la proposta del laptop ban sarebbe stata momentaneamente accantonata. Ma, a giudicare dal tono dell'articolo di AP, non certo definitivamente. Sembra piuttosto che ancora non si sia raggiunto un punto d'incontro fra le ragioni dei due fronti, da un lato il governo Usa e dall'altro il mondo del trasporto aereo, preoccupato dei contraccolpi economici di un eventuale divieto di trasporto nel bagaglio a mano di dispositivi di grandezza superiore a uno smartphone.

 

In una lettera indirizzata sia all'Ue sia allo US State Department, la Iata (l'International Air Transport Association, rappresentativa di 265 compagnie aeree) si è opposta all'ipotesi, spiegando che agirebbe come un deterrente a volare causando una perdita di 1,1 miliardi di dollari per il settore. Circa 65 milioni di passeggeri sorvolano ogni anno l'Atlantico, spostandosi dall'Europa agli Stati Uniti.

 

Nell'incontro di Bruxelles, secondo la fonte, si sarebbe discusso anche delle procedure di sicurezza e delle capacità di difesa delle compagnie aeree di fronte a tentativi di attacco terroristico. Come noto, l'iniziale laptop ban applicato dagli Usa e dal Regno Unito è nato in risposta a informazioni di intelligence su possibili attività preparatorie di gruppi legati all'Isis oppure ad Al Quaeda. Si continuerà a discutere la settimana prossima a Washington, in un nuovo incontro fra rappresentanti del Dipartimento di Sicurezza Domestica statunitense e della Ue. All'ordine del giorno c'è l'intenzione di “valutare ulteriormente i rischi condividi e le soluzioni per proteggere i passeggeri, assicurando allo stesso tempo la normale funzionalità del settore del trasporto aereo”.

 

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