27/07/2018 di Redazione

Due miliardi e mezzo di profitti in tre mesi, nuovo record di Amazon

La società di Jeff Bezos ha comunicato un fatturato trimestrale inferiore alle stime, pur in forte crescita, mentre ha stupito per l'impennata degli utili. Finalmente.

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Per la prima volta, Amazon supera la soglia dei due miliardi di dollari di profitti trimestrali, arrivando anzi a 2,5 miliardi e dimostrando di aver imboccato la strada giusta. Per una volta la società di Jeff Bezos ha capovolto la dinamica a cui ci aveva abituati, dato che gli utili hanno stupito in positivo e il fatturato – per quanto colossale – un po' meno. Nel periodo di aprile, maggio e giugno 2018 il giro d'affari ha raggiunto la mostruosa cifra di 52,9 miliardi di dollari crescendo del 39% rispetto all'analogo periodo del 2017 (senza consideare l'impatto positivo delle oscillazioni tra dollaro e principali valute mondiali, l'incremento sarebbe comunque un ottimo +37%). Un risultato notevolissimo, ma che pure non ha soddisfatto in pieno la stima di 53,37 miliardi di dollari tracciata dagli analisti e che non ha toccato il punto più alto della forbice della guidance di Amazon stessa (da 51 a 54 miliardi).

 

Conta forse di più il fatto che gli utili si siano gonfiati, e in modo marcato: nel secondo quarter del 2017 si limitavano a 197 milioni di dollari, un anno dopo sono arrivati a 2,5 miliardi di dollari, segno di come Amazon stia finalmente riuscendo ad ampliare lo scarto tra i ricavi e i costi sostenuti per tenere in piedi il meccanismo dell'e-commerce.

 

La società di Seattle è lungi dall'essere solo un operatore di commercio elettronico, impegnata com'è fra le attività di Amazon Web Services (primo vendor di cloud pubblico infrastrutturale al mondo), lo sviluppo di software di intelligenza artificiale e di hardware delle gamme Kindle ed Echo, e ancora l'offerta di musica e video in streaming. Nel trimestre i ricavi di Aws sono cresciuti del 49% anno su anno, toccando i 6,11 miliardi di dollari e superando, in questo caso, l'ipotesi di 6 miliardi del consensus.

 

E poi c'è Alexa, naturalmente. Il software di intelligenza artificiale a interfaccia vocale si sta allargando sempre più oltre i confini degli smart speaker Amazon Echo. “Vogliamo che I clienti possano usare Alexa ovunque siano”, ha dichiarato Jeff Bezos in una nota, citando le “decine di migliaia di sviluppatori in oltre 150 Paesi che creano nuovi dispositivi usando Alexa Voice Service” e il fatto che i dispositivi abilitati a integrare il software nel 2017 sono più che triplicati rispetto al 2016, spaziando dai computer Windows di Acer, Hp e Lenovo alle cuffie di Jabra, fino alle automobili di Bmw, Toyota e Ford.

 


 

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