04/07/2015 di Redazione

E-commerce: quasi un acquisto italiano su tre è via mobile

Secondo uno studio di Criteo, nel nostro Paese il 27% dei pagamenti per beni e servizi venduti online avviene da terminali mobili. Nel mondo, in quattro casi su dieci per cercare, valutare e comprare si utilizza più di un dispositivo.

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Acquistare via app è comodo e veloce. Ma spesso si preferisce non affidarsi soltanto alle applicazioni per scovare, confrontare e compare prodotti e servizio, utilizzando invece più dispositivi fra smartphone, tablet e Pc. Stando all’ultimo report di Criteo, il 40% degli acquisiti di e-commerce realizzati fra Stati Uniti, Europa e Asia è il frutto dell’uso combinato di più strumenti, utili per condurre ricerche, confrontare recensioni e prezzi prima di effettuare la transazione in denaro.

In generale, Criteo ha notato che le app mobili generano solitamente tassi di conversione più alti rispetto ai classici siti Web (forse perché questi ultimi vengono consultati di più nella fase di ricerca preliminare o di scoperta del prodotto/servizio). In Italia, in particolare, più del 27% delle transazioni di e-commerce avviene da mobile e fra questi casi più di uno su due (il 57%) si appoggia a uno smartphone.

“Il percorso di acquisto dei clienti è diventato sempre più complesso in quanto i consumatori non usano più un unico device per fare i loro acquisti", ha dichiarato Jonathan Wolf, chief product officer di Criteo. “Creare un'esperienza coinvolgente tramite app e entrare in contatto con i consumatori tramite più dispositivi contemporaneamente sono elementi fondamentali per generare vendite in questo nuovo mondo”. Vale, insomma, la logica della multicanalità o ancor meglio quella dell’omnicanalità, invocata negli ultimi anni da tante analoghe ricerche di mercato.

 

 

Stando allo studio di Criteo (basato sull’analisi delle singole transazioni di 1,4 miliardi di individui che complessivamente hanno speso 160 miliardi di dollari in un trimestre), i siti ottimizzati per il mobile registrano un tasso di conversione del 3,4%, più del doppio di quello dei siti non ottimizzati. Dal report emerge anche lo strapotere del mobile in alcuni particolari settori del commercio elettronico, come la moda, la vendita di beni di lusso e il turismo.

 

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