19/12/2015 di Redazione

Ecco Goldfinger, il guanto italoamericano per controllare le macchine

Il Politecnico di Torino e il Mit di Boston hanno sviluppato un’interfaccia indossabile che potrà trovare applicazioni nell’industria, nella medicina e nella realtà virtuale. Il controller riesce ad autoalimentarsi grazie all’energia elettrica generata da

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Un’interfaccia a forma di guanto. È questo Goldfinger, prototipo messo a punto dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Mit di Boston per facilitare la comunicazione di dati e comandi dall’utente alle macchine. Un sistema che potrebbe trovare applicazioni in ambiti diversi: da quello industriale, quando si devono gestire impianti potenzialmente pericolosi per l’operatore, a quello chirurgico, passando per la realtà virtuale e la simulazione di ambienti di lavoro tra i più disparati. Il guanto progettato dai due atenei è facilmente indossabile e integra all’interno tutti i componenti elettronici e meccanici necessari per un corretto funzionamento. Ma il punto di forza di questo controller è forse un altro: Goldfinger riesce ad autoalimentarsi grazie all’energia elettrica generata dal movimento delle dita dell’operatore, garantendo quindi un’autonomia di funzionamento molto maggiore e, inoltre, la totale assenza di fili elettrici.

Il metodo wireless per la trasmissione dei comandi e la scelta di integrare molti componenti hi-tech nel supporto tessile del guanto stesso, in modo che l’utilizzatore non ne percepisca la presenza, rappresentano altri punti di forza del prototipo. Oltre ai fili conduttivi inseriti nella trama del tessuto, si trovano anche trasduttori piezoelettrici ad elevata flessibilità e interruttori elettrici realizzati con il tessuto stesso, evitando così l’impiego di tradizionali componenti elettronici.

 

 

Grazie quindi alla conversione dell’energia biomeccanica del corpo, l’utente può inviare i comandi a diversi tipi di macchine e sistemi con il semplice movimento della mano. Il software di tracciamento ottico, insieme all’interfaccia software sviluppata insieme a Goldfinger, consentono di interpretare i gesti e convertirli in comandi e istruzioni per il funzionamento degli impianti che devono essere controllati.

 

 

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