19/10/2012 di Redazione

Effetti speciali ed efficienza: il touch secondo Na-If

L’ultima versione del tavolo multimediale della società romana supporta il multitouch fino a 32 tocchi simultanei e gesti personalizzabili. Tanti gli ambiti di applicazione che ne sfruttano le funzioni gestionali, di monitoraggio in remoto e collaboration

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Nei tre giorni di Smau, è stata una delle novità hi-tech più curiosate nonché, è il caso di dire, toccate: Na-If, il primo social-tablet intelligente presentato dall’omonima azienda romana, è certamente un dispositivo che attrae gli occhi e stimola l’interazione, ma è ancor prima uno strumento di lavoro.
 

Na-If Desk 2012


Il nome Na-If sta per “natural interface”, e in effetti la naturalezza, la facilità di interazione è il concetto chiave di questo prodotto. Frutto di un lavoro di sviluppo nato iniziato nel 2009, si tratta di un tavolo multimediale con pannello multi-tocco e software multifunzione integrato, e che oggi si aggiorna con un nuovo modello Na-If Desk 2012, con schermo da 55 pollici capace di supportare 32 tocchi simultanei.

Prima ancora dell’utenza consumer, il suo bacino di mercato sono le aziende: le tante applicazioni eseguibili, e customizzabili a seconda delle specifiche esigenze di lavoro, vanno dalla sorveglianza e domotica (video e impiantistica) alla modellazione 3D, dalla gestione di sistemi complessi come quelli aeroportuali (con un grande clienti già dotato di un sistema sviluppato ad hoc), alla difesa. E ancora l’ambito della meteorologia e della protezione civile.

“È una superficie reattiva ai tocchi, ma anche ai gesti”, spiega Domenico Mariotti, solution manager di Naif. “Abbiamo superato la vecchia logica delle finestre, che spesso complicava o rallentava l’interazione. La nostra interfaccia ci permette di guardare dentro le cose: aprire un video, lanciare un modello 3D, visualizzare una gallery fotografica”.

E permette, inoltre, di inviare email con un gesto che mima il lancio del messaggio, oppure documenti verso un iPad toccando un’icona (è sufficiente che il tablet in questione abbia installato l’applicazione gratuita Naif Connect). Il menu e le icone possono essere spostati come se ti trattassero di oggetti materiali appoggiati su un tavolo, ma anche nascosti e richiamati quando servono attraverso un gesto specifico come il tocco delle cinque dita o un altro segno personalizzato. Ogni operazione diventa più veloce, ma anche a prova di errore.

“Il nostro primo mercato di riferimento è quello della collaboration, dal momento che questo strumento, oltre a essere multitouch, è anche multi-user e permette di condividere dati e risorse fra più utenti”, spiega Michelangelo Speri, operations manager dell’azienda. “Attualmente stiamo esplorando nuove possibilità di sviluppo. Altra areea di applicazione è il retail, mondo interessato a strumenti gestionali ma anche di interazione multimediale per i clienti, magari con applicazioni di gaming integrate. C’è poi il settore della ricerca universitaria e dei musei, per cui Na-If rappresenta un supporto di presentazione o di guida interattiva per i visitatori, e ancora il mondo dell’istruzione.

“Attualmente stiamo esplorando due nuove possibilità”, conclude Speri. “La prima è legata ai costi hardware, che non dipendono da noi, e che in futuro potrebbero aprire ulteriormente il mercato di Nai-If. La seconda è legata al mondo della disabilità, che è per noi un grande stimolo di innovazione: il nostro prodotto consente di mettere a punto dei comandi gestuali a partire dal gesto reale che può compiere la persona anche con ridotte capacità motorie”. 

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