05/06/2017 di Redazione

Essential di Andy Rubin accusata di violare marchio registrato

A puntare il dito contro il “papà” di Android, che la scorsa settimana ha presentato il primo smartphone della propria azienda, è Spigen: il produttore di custodie e accessori per cellulari contesta la titolarità del nome “Essential”, depositato l’anno sc

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Non è passata neanche una settimana dal lancio dell’Essential Phone, il primo smartphone creato da Andy Rubin, uno dei “papà” di Android, che la startup fondata dallo sviluppatore potrebbe già incappare nella prima causa per brevetti non rispettati. A muovere le accuse contro Essential è Spigen, azienda statunitense che realizza custodie e accessori per cellulari. La società ha infatti inviato una lettera di “cease and desist” nei confronti di Essential per aver infranto un marchio registrato, invitando la compagnia e non proseguire nella propria attività. E il marchio in questione è proprio il nome “Essential”, che coprirebbe una serie di prodotti realizzati da Spigen. Come sottolineato dalla testata Android Police, però, nell’elenco non figurerebbero direttamente degli smartphone, bensì battery pack, caricatori e cuffie Bluetooth.

La risposta di Rubin non si è fatta attendere e, tramite un portavoce, l’azienda ha spiegato che questo genere di lettere “è comune nel nostro settore. Spigen è libera di affermare quello che vuole, ma Essential ritiene tutto ciò privo di fondamento e risponderà in modo appropriato”. Anche se, al momento, le carte sembrano dare ragione a Spigen. Nell’archivio brevetti statunitensi è presente infatti la traccia di un doppio rifiuto, da parte dello stesso ufficio, della registrazione del marchio da parte di Essential.

Questo perché il nome avrebbe potuto generare confusione nei consumatori, in quanto nell’agosto 2016 Spigen aveva già ottenuto la registrazione del marchio “Essential” sotto la classificazione “International Class. 9”, che copre computer, dispositivi scientifici, smartphone, accessori e molto altro. Un gruppo, quindi, decisamente vasto, ma che avrebbe comunque potuto far confondere i consumatori meno attenti.

Difficile che Essential non fosse conscia delle proprie azioni, a causa del doppio stop imposto dall’ufficio brevetti. Spigen attenderà ora una risposta ufficiale fino al 15 giugno, dopo di che “farà tutto il necessario” per proteggere il proprio marchio. Entro la fine del mese dovrebbe arrivare sul mercato il primo cellulare di Essential, ma è improbabile che la causa legale ormai imminente riesca a bloccare il lancio del dispositivo.

 

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