Intelligenza artificiale, utile per ridurre i consumi e migliorare il funzionamento delle app (fotocamera e assistenza vocale, soprattutto), ma anche connettività 5G per velocizzare la trasmissione dei dati. A questo punta l’innovazione nel campo degli smartphone, e coerentemente quella dei processori mobile: come il nuovo Exynos 980 di Samsung, il primo modello della società sudcoreana con modem 5G integrato. Non è il primo, invece, a contenere al suo interno un’unità di elaborazione neurale (Npu), ma rispetto al precedente Exynos di medesima categoria qui le prestazioni di calcolo sono quasi triple.
L’Exynos 980 è frutto di processo di lavorazione a 8 nanometri, mentre nel modello top di gamma Exynos 9825, presentato un mese fa, si scende a 7 nm. Al suo interno lavora una Cpu a otto core, cioè due Arm Cortez A77 ad alte prestazioni e sei corex A55, focalizzati sull’efficienza.
A detta di Samsung, il modem 5G del nuovo processore permetterà alla prossima generazione di smartphone di raggiungere “un livello inedito di velocità, con bassa latenza e ritardi minimi”, arrivando in downlink fino a un massimo teorico di 2,55 Gigabit al secondo. Il modem, inoltre, supporta la E-UTRA-NR Dual Connectivity (EN-DC), una tecnologia “mista” in cui vengono combinati l’Lt 2CC e il 5G per poter elevare la velocità in downlink fino a 3,55 Gbps.
I telefoni che adotteranno questo componente, inoltre, potranno garantire un’ottima resa di fotografie e video grazie a un processore Isp (Image Signal Processor) che supporta fino a cinque sensori collegati (potendo elaborare i dati di tre sensori contemporaneamente) e una risoluzione d’immagine di 108 megapixel. La Npu contribuisce alla bellezza delle fotografie scattate anche da occhi inesperti o in condizioni non ottimale: l’intelligenza artificiale comprende il tipo di scena o gli oggetti inquadrati, permettendo al processore Isp di ottimizzare l’esposizione, il bilanciamento del bianco, la saturazione e altri parametri.