26/06/2017 di Redazione

Facebook ancora impegnata contro l'hate speech in Uk

Il social network ha annunciato una nuova collaborazione con l'Ong britannica Institute for Strategic Dialogue. La Online Civil Courage Initiative, già avviata in Germania e in Francia, si allarga ora oltre la Manica.

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I social network non accettano di essere terreno fertile per lìintolleranza, l'estremismo e l'hate speech, come dimostra l'ennesima iniziativa di Facebook in questo campo. Mentre l'Unione Europea è chiamata a esprimersi su una legge che per la prima volta regolamenterà a livello comunitario il problema, l'azienda di Mark Zuckerberg ha avviato nel Vecchio Continente una nuova collaborazione con l'Institute for Strategic Dialogue. Una Ong londinese impegnata da dieci anni nella lotta all'estremismo e alla violenza nella cultura e nella società, e che ora contribuirà ad ampliare il progetto Online Civil Courage Initiative (Occi) di Facebook.

Si tratta di un'opera di finanziamento e di comunicazione online, che già vede impegnato il social network sia in Germania, (dove dall'anno scorso è stato raccolto più di un milione di dollari di fondi), sia in Francia, dallo scorsa marzo. In terra britannica, ora, Facebook aiuterà l'Institute for Strategic Dialogue su diversi fronti: attività di formazione per altre organizzazioni non governative, campagne di informazione, supporto finanziario a progetti universitari riguardandi la lotta all'estremismo ideologico.

I partner già coinvolti sono Community Security Trust (associazione che si occupa di contrastare l'antisemitismo), Tell Mama (dà supporto alle vittime dell'odio anti-musulmano), Imams Online (un portale Web che dà voce all'Islam moderato) e Jo Cox Foundation (fondazione nata in risposta all'assassinio della parlamentare laburista Jo Cox, uccisa l'anno scorso da un neonazista a causa delle sue idee anti-Brexit).

 

(Foto: Institute for Strategic Dialogue)

 

 

Intanto, nonostante il già citato impegno, in Germania la società di Zuckerberg è stata accusata di non fare abbastanza per contrastare la diffusione dell'odio online. In aprile il Ministro della Giustizia tedesco, Heiko Maas, aveva lanciato una proposta di legge che non era piaciuta a Facebook: il testo prevede multe salate per i social network che non assicurino una rapida rimozione dei contenuti segnalati dagli utenti come fake news o come incitamento all'odio. A detta dell'azienda di Menlo Park, lo spauracchio delle multe la priverebbe della serenità necessaria per compiere valutazioni oggettive.

 

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