30/01/2020 di Redazione

Facebook è sempre più popolare ma deve trovare nuove strade

Nell’anno fiscale 2019 la società di Mark Zuckerberg ha fatturato oltre 70 miliardi di dollari e incrementato l’audience. Ma il margine di profitto si è ridotto.

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Il giro d’affari annuo di Facebook supera i 70 miliardi di dollari (70,697 miliardi, per la precisione) grazie ai 2,5 miliardi di persone che utilizzano regolarmente il social network, almeno una volta al mese. E per una buona parte degli abitanti del Pianeta, 1,66 miliardi, Facebook è un’abitudine quotidiana. Sommando a questa piattaforma anche le “cugine” Messenger, Instagram e Whatsapp, il conteggio degli utenti giornalieri sale a 2,26 miliardi. Numeri da capogiro, che continuano a crescere nonostante il grado di maturità e l’elevata penetrazione raggiunta da queste applicazioni social.

 

Nei risultati finanziari del quarto trimestre dell’intero anno 2019, per l’azienda di Mark Zuckerberg ci sono sufficienti motivi di soddisfazione, specie considerando che l’annata è stata costellata di polemiche mediatiche e di interrogazioni parlamentari sulla criptovaluta Libra, sui dubbi risultati della lotta alle fake news e sulle questioni di privacy ancora irrisolte. Il 2020, poi, si è aperto con nuovi grattacapi riguardanti il trattamento dei dati degli utenti, con la minaccia di una nuova multa da parte dell’Antitrust italiano. Ed è notizia fresca quella dei 550 milioni di dollari che l’azienda ha accettato di pagare per chiudere una class action avviata nel 2015 da un gruppo di cittadini dell’Illinois: la colpa di Facebook, quella di aver proposto suggerimenti dei tag sulle immagini personali degli utenti senza permesso e in violazione della legge sulla privacy.

 

La creatura di Zuckerberg, ormai adolescente (il lancio commerciale risale al 2004), è una gigantesca macchina produttrice di dati monetizzabili ma sempre più complessa, soggetta a guasti e al rischio di incidenti. Una multa da mezzo miliardo di dollari non è comunque sufficiente a scalfire il business di chi in un anno guadagna più di 140 volte questa cifra. Oltre ai ricavi bisogna però guardare agli utili. Nell’anno fiscale 2019, corrispondente con l’anno solare, la società ha ottenuto 18,48 miliardi di utili netti, un dato in calo di ben il 16% rispetto ai 22,1 miliardi del 2018. L’utile per azione diluito, parallelamente, è sceso del 15%. 

 

 

 

 

La situazione migliora un po’ se si guarda soltanto al quarto trimestre, periodo nel quale gli utili netti hanno sfiorato quota 7,4 miliardi di dollari, crescendo del 7% anno su anno. Facebook, in ogni caso, in questo 2020 dovrà trovare nuovi canali e metodi di monetizzazione per poter tenere il passo con la crescita impetuosa del precedente decennio. Il progetto Libra va in questa direzione, ma al momento (specie alla luce della recente defezione di Vodafone dalla lista dei partner) la prospettiva di un lancio della nuova piattaforma di pagamento digitale in tempi brevi appare sempre più evanescente.


 

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