23/05/2011 di Redazione

Facebook e Twitter ci spiano anche a Pc spento

Una inchiesta del Wall Street Journal svela che usare i social widget permette ai siti di spiarvi, anche se spegnete il computer: ecco come fare a proteggere la vostra privacy.

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Il pulsante Like di Facebook consente di raccogliere informazioni sui siti visitati dagli utenti. La violazione della privacy ad opera del social network è stata denunciata in un articolo del Wall Street Journal, che riporta lo stesso problema relativo anche a Twitter.

I cosiddetti social widget appaiono in moltissimi contenuti pubblicati in Internet, e servono per consentire agli utenti di condividere le informazioni sulla loro pagina del social network, così che anche amici e conoscenti possano consultarli.


Il pulsante Like (in Italiano Mi piace) di Facebook

Stando ai dati pubblicati dall'illustre quotidiano statunitense, il pulsante "mi piace" di Facebook è presente  in un terzo dei mille siti web più popolari secondo la classifica pubblicitaria di Google. Il widget di Twitter, invece, c'è sul 20% circa dei siti. Questi pulsanti consentono a chi pubblica contenuti di far lievitare le pagine viste con un metodo che, in sostanza, equivale al vecchio passaparola.

Una indagine del Wall Street Journal, però, ha alzato la bandierina rossa: controllando le pagine di Facebook e di Twitter di qualsiasi utente si possono intuire le sue abitudini di navigazione e risalire ai siti che vengono consultati più spesso, e al tipo di notizie alle quali l'utente è interessato.

Lo schema pubblicato dal WSJ per spiegare come funziona la Social awareness - clicca per ingrandire

Il problema non è solo questo: se usate almeno una volta al mese i widget di Facebook o di Twitter i siti continueranno a raccogliere i dati di navigazione, anche dopo che l'utente ha chiuso il browser o ha spento il computer. L'unico modo per uscirne è di fare il logout dal proprio account del social network. Facebook, Twitter, Google e tutti gli altri siti social che forniscono pulsanti di widget sostengono di non utilizzare i dati di navigazione generati dal widget per monitorare gli utenti. In dettaglio, Facebook dichiara di usarli solo per fini pubblicitari. Google, addirittura, dichiara che il proprio servizio "Buzz" fornisce informazioni non riconducibili agli utenti. 

Quanto tempo restano attive le informazioni? Facebook cancella i dati entro 90 giorni, Google entro due settimane, Twitter dice di non usarli per niente e comunque di eliminarli "rapidamente". 

Alcuni sostenitori della privacy hanno espresso preoccupazioni davanti alle informazioni pubblicate dal Wall Street Journal, sostenendo che queste procedure violano la privacy degli utenti.

"Le nostre abitudini di lettura online comprendono tutto quello che stiamo pensando, opinioni politiche e religiose, salute e problemi di relazione", ha dichiarato Peter Eckersley, un tecnico senior presso la Electronic Frontier Foundation, un gruppo di difesa della privacy. "Vuoi avere una persona invisibile sbirciando dietro le spalle, come si cammina attraverso la biblioteca?"

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