19/03/2020 di Redazione

Facebook e WhatsApp uniti contro le bufale sul coronavirus

Debuttano un “centro informazioni” per le aziende e gli utenti dell’app di messaggistica e, sul social network, un’area dedicata a contenuti autorevoli di fonti mediche, giornalistiche e personalità pubbliche.

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Mentre su Facebook continuano a circolare notizie ma anche fake news sul coronavirus, il social network si adopera ancora una volta per provare a distinguere più chiaramente l’informazione autorevole da quella scorretta. Mark Zuckerberg ha annunciato in conferenza stampa telefonica l’arrivo di un nuovo “centro informazioni” sul coronavirus, ovvero un’area dedicata che verrà posta in cima al news feed di ciascun utente. Il rollout sarà graduale ma rapido: si parte da una selezione di zone geografiche degli Stati Uniti e dell’Europa, per poi estendersi al resto del mondo entro pochi giorni.

In questa sezione saranno inclusi link a contenuti pubblicati dalle organizzazioni sanitarie internazionali ma anche post creati da giornalisti, politici e celebrità. Si spera, dunque, di dirottare verso una corretta informazione chi finora ha dato ascolto a fake news di vario genere: da quella sul té caldo efficace contro il coronavirus a quella sulla creazione in laboratorio, di volta in volta cinese o statunitense o russo, per scopi di guerra batteriologica. “Osserviamo bufale che invitano le persone malate a non curarsi o a non proteggere le persone intorno a loro… Una bufala da noi osservata incoraggia la gente malata a bere candeggina”, ha raccontato  Zuckerberg ai giornalisti, come riportato da Business Insider.

Considerando che Facebook ha circa 2,5 miliardi di iscritti, si comprende facilmente il potere della piattaforma nel condizionare, nel bene e nel male, la conoscenza e percezione di un tema dalle immense implicazioni sanitarie, economiche, sociali e anche psicologiche. “La nostra principale priorità e attenzione”, ha detto l’amministratore delegato del social network, “è stata finora quella di assicurarci che le persone in questa pandemia possano accedere a informazioni corrette e a fonti affidabili”.

D’altra parte l’azienda di Menlo Park questa settimana si era già attivata con il lancio del “Coronavirus Information Hub” di Whatsapp, applicazione di sua proprietà: si tratta, in questo caso, di una guida rivolta a operatori sanitari, educatori, leader delle comunità, organizzazioni no profit, governi e imprese locali che utilizzano l’app per comunicare. 

Disponibile online all’indirizzo whatsapp.com/coronavirus, è stata realizzata in collaborazione con l’Oms, l’Unicef e il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e raccoglie anche consigli generali e risorse utili per trovare informazioni attendibili e per contrastare la circolazione delle bufale. Da questa pagina si possono anche inoltrare segnalazioni sulle fake news circolate tra i propri contatti e gruppi. Whatsapp ha anche annunciato la donazione di 1 milione di dollari all'International Fact-Checking Network del Poynter Institute.

 

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