21/12/2018 di Redazione

Facebook pensa a una criptovaluta per Whatsapp?

Il social network vorrebbe creare uno stablecoin per favorire le rimesse di denaro tramite l’applicazione di messaggistica. Il progetto potrebbe decollare inizialmente in India, dove il software per chattare è utilizzato da 200 milioni di persone.

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Facebook ha definitivamente ingranato la retromarcia sulle criptovalute? Secondo Bloomberg sì, perché il social network starebbe lavorando allo sviluppo di uno stablecoin per Whatsapp, allo scopo di facilitare le rimesse di denaro sulla propria applicazione di messaggistica. Fonti interne avrebbero riferito alla testata che, almeno inizialmente, Facebook vorrebbe concentrarsi sul vasto mercato indiano. Uno stablecoin è un particolare tipo di criptovaluta il cui valore è ancorato a quello del dollaro statunitense allo scopo di diminuire la tipica volatilitàdel settore. Una delle valute digitali di questo genere più note è Tether (ma ne esistono decine), agganciata alla parità uno-a-uno con il dollaro. La moneta è “emessa” dall’omonima società con sede nelle Isole Vergini britanniche soltanto se ogni singola unità può essere coperta da un dollaro posseduto dall’azienda Tether Limited nei propri conti.

Diverse inchieste giornalistiche hanno però avanzato seri dubbi sulle riserve della compagnia, anche perché durante alcuni picchi di scambio dei mesi scorsi la capitalizzazione della valuta Tether ha ampiamente superato quota 2,8 miliardi di dollari. Considerata la popolarità di Facebook, comunque, è lecito pensare che il social network voglia lavorare a un progetto più credibile e trasparente di quello di Tether.

Al momento il colosso di Menlo Park sarebbe ben lontano dal lancio effettivo dello stablecoin perché, sottolinea Bloomberg, starebbe ancora “lavorando alla strategia, incluso un piano per custodire gli asset e le valute fiat che servirebbero a non far oscillare” il prezzo della moneta virtuale. Facebook ha confermato ormai diversi mesi fa il proprio interesse nella blockchain, tecnologia alla base delle criptovalute.

inizio anno il social network ha vietato tutte le pubblicità che reclamizzano prodotti finanziari e servizi legati al mondo delle monete digitali, come le initial coin offering (Ico), spesso giudicati “fuorvianti e ingannevoli”. A giugno, però, la multinazionale ha deciso di rivedere questa policy, allargandone le maglie e ammettendo soltanto le pubblicità provenienti da una lista di inserzionisti approvata, in modo da garantirne l’affidabilità.

Il mercato indiano è ovviamente un’occasione d’oro per Facebook. Nel Paese asiatico Whatsapp è utilizzato da circa 200 milioni di persone e, secondo dati della Banca Mondiale, nel subcontinente il settore delle rimesse ha generato l’anno scorso trasferimenti di denaro per oltre 69 miliardi di dollari.

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