06/06/2015 di Redazione

Facebook perde peso per favorire i cellulari più lenti

Il social network ha lanciato una nuova app in versione ridotta, chiamata Facebook Lite, destinata ai dispositivi di fascia bassa e alle zone con una scarsa qualità della connessione dati. Il software sarà presto disponibile in Asia, America Latina, Afric

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I colossi informatici del mondo si stanno inventando i modi più geniali, e spesso più assurdi, per assicurare una connessione Internet anche ai Paesi in via di sviluppo. Oppure, a tutte quelle zone rurali o montuose che non sono raggiunte da tecnologie avanzate come possono essere il 3G o il 4G. L’ultima azienda in ordine di tempo è Facebook, che ha appena lanciato una versione ‘magra’ della sua applicazione per smartphone Android. Si chiama Facebook Lite, pesa appena mezzo megabyte e si installa in pochi secondi. Una riduzione impressionante, se si considera che la release originale supera ampiamente i venti megabyte. Il target sono i cellulari obsoleti e, come detto, le zone del mondo con una connessione scarsa. In molti Paesi, infatti, gli utenti di fonia mobile sono costretti ancora a utilizzare standard 2G: alcune stime parlando di quattro miliardi di persone. L’app inizierà la sua avventura in Asia, Africa, America Latina e in alcuni Stati europei.

Le principali e ben note funzionalità del social network dovrebbero essere presenti: sarà quindi possibile pubblicare post, condividere foto e altri contenuti, mettere ‘mi piace’ e così via. Ovviamente, alcuni servizi più avanzati – come i video – non troveranno posto. L’idea di una piattaforma meno ‘ingorda’ era già venuta in mente a Mark Zuckerberg nel 2009. L’implementazione era stata tentata nella versione Web classica, ma il tentativo era poi abortito.

Ora, all’interno del progetto Internet.org, Facebook ci riprova. L’obiettivo è abbattere il digital divide, collaborando con le varie compagnie telefoniche locali, e portare una connessione Web a quei due terzi di popolazione mondiale che ancora oggi non ne dispongono. Un aspetto del progetto sponsorizzato dal social network è il lancio di particolari droni, alimentati a energia solare e chiamati Aquila, che dovrebbero garantire l’accesso a Internet dal cielo.

Sfruttare gli spazi aerei per la connettività è anche un pallino di Google, che nel 2013 ha lanciato Project Loon: iniziativa che si avvale di palloni aerostatici per amplificare il segnale delle reti wireless. Uno dei principali ostacoli incontrati finora da Big G è di tipo produttivo: per coprire aree immense sarà necessario fare affidamento su centinaia o migliaia di mongolfiere. Ma il progetto sembra essere a buon punto, con numerosi test già effettuati in Nuova Zelanda, California e Brasile.

 

 

Tornando a Facebook Lite, va detto che è comunque possibile utilizzare l’app ‘ridotta’ anche in quei Paesi che per ora sono stati esclusi dall’elenco. È sufficiente infatti sfruttate i file Android Package presenti sul sito Apkmirror. Accedendo alla pagina dedicata tramite il browser del telefono, si può installare il pacchetto Apk e testare l’applicazione. Uno sfizio, visto che tra 4G sempre più esteso, reti WiFi presenti praticamente ovunque e smartphone di ultima generazione, l’utente medio italiano non ne ha probabilmente bisogno.

 

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