30/09/2014 di Redazione

Facebook riesuma Atlas: la pubblicità ci inseguirà

Atlas è la piattaforma su cui il social network imposterà la propria strategia di advertising. Strappata a Microsoft per circa 6,3 miliardi di dollari, eviterà i cookie, considerati troppo deboli, e proporrà annunci mirati grazie a nuovi strumenti di targ

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Facebook inizierà a vendere i dati degli utenti per consentire agli inserzionisti di pubblicare annunci mirati su siti esterni. L'azienda con sede a Menlo Park offrirà uno strumento completamente rinnovato in grado di generare annunci mirati basati sulle informazioni inserite sul popolare social network. Il servizio permetterà anche di collegare le campagne pubblicitarie ad attività di vendita concreta e monitorare, quindi, la resa degli annunci.

Un ruolo fondamentale nel rilancio del sistema di advertising è ricoperto da Atlas, la piattaforma pubblicitaria strappata a Microsoft per circa 6,3 miliardi di dollari. Lo strumento permette di realizzare campagne pubblicitarie ad hoc facendo leva sul concetto di "people-based marketing", che permette di definire le abitudini dei consumatori attraverso la totale integrazione di più dispositivi.

L'obiettivo è quello di aiutare gli inserzionisti a raggiungere persone attraverso dispositivi, piattaforme e editori differenti, attraverso siti Web o altre applicazioni. Gli annunci visualizzati variano, dunque, in funzione dei gusti e degli interessi del singolo utente. In questo modo le inserzioni saranno mirate e quindi più efficaci, ma ancora una volta emerge con forza dirompente il tema della privacy. Facebook è consapevole della sensibilità degli utenti in ma tiene a precisare che la loro riservatezza sarà tutelata agli occhi di inserzionisti ed editori.

Google, d'altra parte, dovrà fare attenzione agli sviluppi di questa vicenda dato che gli introiti pubblicitari rappresentano la sua principale fonte di entrate: solo quest'anno, 54 miliardi dollari di fatturato netto complessivo.

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