21/11/2016 di Redazione

Facebook sfodera un rastrello da sei miliardi di dollari

L’azienda ha annunciato un notevole piano di riacquisto di azioni proprie, per calmare gli investitori e per concentrarsi nel lungo periodo sulla ricerca e sviluppo. L’operazione scatterà nel primo trimestre del 2017. A febbraio dell’anno prossimo lascerà

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Facebook ha deciso di riappropriarsi di una parte di sé. L’azienda ha annunciato un massiccio piano di riacquisto di azioni proprie da ben sei miliardi di dollari. Il buyback scatterà dal primo trimestre del 2017, in modo da ridurre il numero di azioni circolanti e far lievitare così il titolo del social network in Borsa. Una mossa per rendere felici ovviamente anche i grandi investitori, messi in allarme durante la presentazione dell’ultima trimestrale: Mark Zuckerberg, malgrado le prestazioni stellari del gruppo, è stato chiaro e ha sottolineato come una crescita così impetuosa non potrà durare a lungo. Anzi, la frenata sarebbe già in corso in questo trimestre e i suoi effetti si vedranno alla presentazione dei prossimi dati.

Il piano riguarda le azioni di classe A: soltanto l’annuncio arrivato in chiusura di seduta la scorsa settimana ha spinto in alto il titolo di Facebook. La società ha disponibilità liquide per 26 miliardi di dollari e sta cercando di alleviare la pressione degli investitori mentre sta cercando di far fruttare alcune scommesse che oggi sono ancora in una fase embrionale, come la realtà virtuale o l’espansione di Instagram e Whatsapp.

Nel documento depositato alla Sec, l’authority sulla borsa statunitense, l’azienda ha scritto che “il timing e il numero reale di azioni che verranno riacquistate dipenderà da numerosi fattori, compresi il prezzo, le condizioni generali del mercato e del business e altre opportunità di investimento […]. Il piano proseguirà in modo coerente con la strategia della compagnia, volta a dare maggiore priorità agli investimenti a lungo termine necessari per assicurare la crescita”.

 

 

Facebook non è da sola. Anche altre grosse società dell’hi-tech, come Microsoft, Apple e Google hanno autorizzato in passato massicce operazioni di buyback. Con gli stessi obiettivi del social network blu. La Mela, per esempio, ha ricevuto pressioni da diversi investitori attivisti (come il discusso magnate Carl Icahn) per spendere in qualche modo l’enorme liquidità di cui dispone (circa 200 miliardi di dollari).

In un altro documento depositato alla Sec, Facebook ha annunciato le dimissioni di Jas Athwal, in azienda da nove anni e attuale chief accounting officer (Cao). Il cambio di guardia sarà effettivo dal prossimo 17 febbraio e durante le prossime settimane Athwal sarà ancora operativo per chiudere l’audit annuale dei conti della compagnia.

 

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