29/09/2015 di Redazione

#FacebookDown: il blackout brucia trentamila dollari al minuto

Il social network blu è andato incontro a disservizi per la seconda volta in una settimana: il malfunzionamento di ieri sera, scattato alle 21.30 ora italiana e durato circa mezz’ora, è imputabile alle Graph Api: sistema con cui le applicazioni comunicano

immagine.jpg

È la seconda volta in una settimana: alle 21.30 circa di ieri, ora italiana, Facebook è andato offline per mezz’ora, ripetendo quindi il disservizio verificatosi il 24 settembre scorso. Un blackout che ha scatenato nuovamente l’ironia della Rete, con valanghe di commenti sarcastici su Twitter, con apposito hashtag #FacebookDown. Lo stallo temporaneo dei servizi erogati dal colosso di Menlo Park, sia tramite browser che app mobile, si è riverberato in particolar modo nel Nord America e, a macchia di leopardo, anche in altre parti del mondo. Detta così, sembra quasi una banalità: a tutte le aziende capita di incappare in problemi di questo genere, con server che decidono improvvisamente di fare le bizze o altri componenti informatici che entrano in sciopero. Ma Facebook non è un’azienda come le altre: un disservizio di questo genere comporta anche il blackout completo delle piattaforme pubblicitarie, che consentono al social network blu di fatturare ogni anno miliardi di dollari.

Secondo alcuni, ieri sera Facebook avrebbe perso circa trentamila dollari per ogni minuto di inattività, il che significa novecentomila dollari bruciati. A cui vanno aggiunti i giochetti finanziari della borsa: durante le contrattazioni pomeridiane a Wall Street, il titolo della compagnia ha lasciato sul terreno quattro punti percentuali, attestandosi a 89,25 dollari. Rimbalzati dal classico messaggio “Sorry, something went wrong”, molti utenti si sono subito interrogati sulle possibili cause del malfunzionamento.

 

I sistemi di Dynatrace hanno rilevato un errore indicante un sovraccarico server

 

Dopo la risoluzione dei problemi, verso le 22.15 italiane, Facebook ha puntato il dito contro il Graph Api, uno dei principali sistemi con cui le applicazioni comunicano con il social network. La società Dynatrace ha provato a indagare sull’accaduto, utilizzando i propri strumenti di digital performance analisys. L’azienda ha iniziato a osservare problemi nel funzionamento della piattaforma intorno alle 20.45 di ieri, quando sono emerse le prime criticità sulla disponibilità e sui ritardi nelle prestazioni, che poco dopo avrebbero coinvolto anche gli utenti. Alcuni di questi malfunzionamenti hanno rivelato che si trattava di problemi di failure dei server, associati poi a errori di rete legati al traffico di routing.

 

ARTICOLI CORRELATI