17/12/2014 di Redazione

File più leggeri, immagini più belle: il Bpg sostituirà il Jpeg?

Il programmatore francese Fabrice Bellard ha messo a punto Better Portable Graphics, un formato per le immagini compresse che permette di ottenere risultati analoghi o migliori al Jpeg dimezzando le dimensioni dei file. Con un ostacolo ancora da superare:

immagine.jpg

Web e applicazioni sempre più popolati di immagini di qualità sempre migliore, che però non rallentano le performance e la velocità dei siti, né – una volta scaricate – rischiano di riempire troppo presto la memoria a disposizione. Un sogno? Con il Bpg potrebbe diventare realtà. L’acronimo sta per Better Portable Graphics e indica un nuovo tipo di formato grafico compresso, capace di ridurre i byte delle immagini molto più, cioè il doppio, di quanto non permetta il Jpeg a fronte di risultati qualitativi analoghi o addirittura migliori.

Questa tecnologia è il frutto del lavoro del programmatore francese Fabrice Bellard, già noto per aver creato il software di emulazione Qemu e il programma di conversione di file audio e video Ffmpeg. La sua nuova promessa, a parole, è semplice: dimezzare il peso delle immagini di alta risoluzione, utilizzabili sul Web e all’interno di qualsiasi applicazione, rispetto ai livelli di compressione e di qualità attualmente raggiungibili con Jpeg.

Il formato grafico più utilizzato nel mondo, nato nel 1994, negli anni è stato progressivamente migliorato con nuovi algoritmi di compressione. Il Bpg non rappresenta, tuttavia, un ulteriore passo in questo cammino di ottimizzazione, bensì un percorso del tutto nuovo e basato su un differente algoritmo chiamato High Efficiency Video Coding (Hevc). Quest’ultimo, nato da un progetto open source, si propone come standard destinato primariamente alla compressione audio e video.

Le promesse di Fabrice Bellard sono facilmente verificabili attraverso un sito che compara, su una medesima immagine, porzioni codificate in Jpeg e in Bpg: il nuovo formato mostra chiaramente la sua marcia in più, soprattutto in caso di compressioni molto spinte. Oltre a dimezzare il peso dei file, il Bpg aumenta il range dinamico portando da otto (il limite del Jpeg) a 14 il numero massimo di bit per canale e aggiungendo il supporto alla trasparenza.

 

Il Bpg (metà destra della foto) produce risultati migliori rispetto al Mozipeg sviluppato da Mozilla

 

Un’invenzione di questo tipo permetterebbe, in teoria, di sveltire i tempi di caricamento dei siti Internet ricchi di fotografie, ma anche di contenere molte più immagini di alta qualità all’interno di archivi di qualsiasi genere, dallo storage in locale al cloud. Tutto troppo bello per essere vero? Esiste un sostanziale ostacolo alla rapida adozione del Bpg: nessun dispositivo o software attualmente è in grado di supportarlo in modo nativo. Bellard ha sviluppato un decoder Javascript che permette ai siti Web di usare immagini Bpg rendendole visibili sui principali browser, ma in ogni caso il percorso verso il “pensionamento” del Jpeg sarà ancora lungo.

 

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