04/06/2018 di Redazione

Filosofia Hp: la stampa è invenzione, non soltanto innovazione

Nuovi inchiostri, progetti di packaging a valore aggiunto, stampa 3D e servizi. Così l'esperto californiano del printing si muove anche in Italia, scommettendo su tecnologie capaci di creare nuove possibilità.

immagine.jpg

Il valore aggiunto di un'innovazione tecnologica sta nella capacità di creare nuove possibilità, servizi, modi di lavorare e addirittura settori di mercato. Ne è esempio perfetto la stampa 3D, tecnologia che ha aperto interi nuovi mondi per chi progetta oggetti di design e arredamento ma anche per l'industria manifatturiera. Restando nelle due dimensioni, invece, nel campo del packaging l'utilizzo di inchiostri speciali sta aiutando le aziende più disparate a sperimentare con il marketing e a potenziare la sicurezza dei loro prodotti. Questo il messaggio trasmesso da Hp alla fiera milanese Print4All attraverso le stampanti e gli esempi di packaging creativo esposti, alcuni dei quali realizzati per clienti molto noti. Come Coca-Cola e Nutella, con cui Hp ha realizzato le riuscita personalizzazione delle bottiglie e dei barattoli con i nomi propri. Una pura trovata estetica? No, perché il packaging a valore aggiunto si è tradotto in un incremento delle vendite.

 

Ugualmente utile, oltre che sfiziosa, è l'innovazione degli inchiostri fluorescenti e fosforescenti applicabili a materiali di comunicazione visiva, etichette, oggetti di design. E ancora quelli a tecnologia infrarossa, normalmente non visibili all'occhio nudo ma che lo diventano se colpiti da raggi con lunghezza d'onda compresa fra 700 e mille mm: sempre più vengono impiegati per marchiare i prodotti originali da proteggere dalla contraffazione, oppure a garanzia della catena del freddo sugli alimenti.

 

L'innovazione ha senso se permette non solo di fare le stesse cose a costi minori o in modo più flessibile, ma anche se consente di fare cose diverse, di creare mercati nuovi e nuove modalità di lavoro”, commenta Tino Canegrati, amministratore delegato di Hp Italy. Da sempre ci caratterizza non solo la tecnologia, ma la capacità di integrarla all'interno di soluzioni”. Con questa filosofia l'azienda di Palo Alto si sta muovendo anche in Italia, continuando a proporre le proprie macchine “office” e “consumer” ad aziende e utenti finali, ma anche avviando nuovi progetti con fornitori di servizi di stampa e di produzione tecnica, agenzie di packaging e dipartimenti marketing di grandi clienti.

 

Gli investimenti da noi avviati anni fa hanno portato molte aziende ad affiancare la grafica digitale a quella tradizionale”, racconta l'amministratore delegato italiano. “Oggi siamo molto presenti nel segmento della stampa su carta, per esempio quella di importanti case editrici, mentre sul packaging abbiamo ancora molto margine di crescita”. Ma già oggi nuove strade, spiega l'amministratore delegato, sono state aperte dall'abbattimento dei costi di stampa, dalla possiblità di realizzare tirature più limitate e prodotti più personalizzati.

 

A proposito di personalizzazione, è obbligatorio citare la stampa 3D, un ambito in cui Hp non è stata antesignana ma in cui, in compenso, sta crescendo molto. In un mercato potenziale da 12mila miliardi di dollari, quello del printing a tre dimensioni, per Hp siamo solo all'inizio di “un viaggio che durerà da cinque a dieci anni”, ha dichiarato recentemente il Ceo, Dion Weisler. “Siamo realizzando oggi gli investimenti che assicureranno valore sia nel presente sia in futuro ai nostri investitori. Questo sarà un business importante nel lungo periodo”.

 

 

Tino Canegrati, amministratore delegato di Hp Italy

 

 

Nel mondo delle piccole e medie imprese, invece, l'azienda californiana punta a garantire valore aggiunto sia attraverso la tecnologia (in particolare quella di PageWide, veicolo di produttività a minori costi) sia attraverso servizi (per esempio, con il monitoraggio da remoto dei consumi di inchiostro e la vendita dei consumabili in forma di abbonamento mensile). E la sicurezza, tema di cui si è tanto discusso ultimamente con l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati? “Come tutte le normative, il Gdpr ha accelerato una tendenza già in atto”, osserva Canegrati. “Per noi che veniamo dall'It è stato naturale inserire sistemi di sicurezza all'interno delle stampanti. Si tratta di oggetti che ormai possiamo in tutto e per tutto paragonare a dei computer, in quanto dotati di hard disk, memoria, applicazioni e interfacce”.

 

 

ARTICOLI CORRELATI