09/10/2015 di Redazione

Fine delle incomprensioni fra device IoT con Amazon Web Services

Da Las Vegas l’azienda ha presentato la sua prima piattaforma cloud che permette di gestire, raccogliere, analizzare e mettere in sicurezza i dati dell’Internet of Things. Disponibile in beta, integra diversi servizi di Aws e permette di utilizzare protoc

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Quale può essere il punto di incontro di miliardi di oggetti che dialogano attraverso l’Internet delle cose? Per Amazon Web Services la risposta non può essere che una: il cloud. Nel corso della conferenza re:Invent, tenutasi a Las Vegas, la società ha sfoderato numerosi annunci e fra questi la sua prima piattaforma per l’Internet of Things. Basata, ovviamente, sull’infrastruttura di nuvola di Aws. La piattaforma, al momento disponibile come beta, permette ai dispostivi connessi di interagire fra loro con le applicazioni cloud, e di farlo “facilmente e in sicurezza”, assicura Amazon.

I numeri sono notevoli: la piattaforma potrà gestire miliardi di dispositivi IoT e migliaia di miliardi di messaggi scambiati quotidianamente, e potrà instradare questi ultimi verso gli endpoint di Aws e verso altri terminali “in modo affidabile e sicuro”. Come sottolineato dal chief technology officer di Amazon, Werner Vogels, durante la conferenza, finora è stato complesso lavorare con i device, le reti, la gestione della sicurezza e la raccolta di dati nel mondo IoT. Ma ora una funzione della piattaforma IoT, chiamata Device Shadows, “renderà più semplice controllare i dispositivi senza dover avere una conoscenza specifica di come coomunicare con ciascuno”, ha detto Vogels.

Gli sviluppatori, inoltre, potranno decifrare i dati in entrata dai dispositivi connessi utilizzando gateway e protocolli standard, come l’Https e l’Mqtt (adatto ai contesti in cui la banda è limitata).

 

 

Sarà anche possibile costruire applicazioni, gestire infrastrutture di IoT e analizzare i dati sfruttando servizi come Lambda, Amazon Kinesis, Amazon S3, Amazon Machine Learning e Amazon DynamoDB, tutti integrati nella piattaforma. I costi? Si potrà provare il prodotto gratuitamente per un anno con una soglia di 250mila messaggi al mese (pubblicati o consegnati), mentre sforandola si dovranno pagare 5 dollari ogni milione di messaggi.

La necessità di soluzioni che possano portare un po’ di ordine e semplicità nelle reti dell’Internet of Things è un tema emergente fra i colossi fornitori di cloud. Anche Microsoft la scorsa settimana ha annunciato la disponibilità di una suite (già presentata in primavera) che riunisce alcuni prodotti esistenti, fra cui Azure Event Hubs, Azure Machine Learning, Azure Data Lake e Power BI. Al pari della nuova offerta di Aws, quella della casa di Redmond è utile per gestire, analizzare e trarre valore dai flussi di dati dell’IoT, anche se non si possiedono particolari competenze tecniche, e allo stesso tempo assicura interoperabilità fra diversi servizi.

 

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