L'Agenzia internazionale per l'energia punta i
riflettori sull'importanza di evitare gli sprechi
di energia elettrica, soprattutto per i dispositivi in standby, dato che le
spese energetiche saranno destinate ad aumentare notevolmente.
In un prossimo futuro la
domotica sarà parte integrante della nostra vita: frigorifero, lavastoviglie, impianto di
climatizzazione e molti altri elettrodomestici saranno tra loro interconnessi e
controllabili a distanza via Internet. Grandi saranno i vantaggi in termini di usabilità, ma ci saranno
sicuramente conseguenze come il forte consumo di energia elettrica.
Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia infatti,
i 14 miliardi di dispositivi connessi ad Internet hanno comportato una spesa di
80 miliardi di dollari nel solo 2013, con un consumo complessivo di circa 616 terawattora. Di questi pare che circa 400 Twh sono dovuti
al malfunzionamento di dispositivi in standby che consumano comunque energia anche
da "spenti".
Sempre secondo l'AIE quando l'Internet delle Cose sarà faccenda
nota, lo spreco di energia sarà destinato ad aumentare in modo esponenziale con
stime previste di 120 miliardi di dollari, una cifra davvero mostruosa che
equivarrebbe al prodotto di 200 centrali elettriche da 500 megawatt ciascuna.
La soluzione che fin da ora si prefigura come
fondamentale è quella di sviluppare tecnologie di standby più efficienti,
qualora non fosse possibile spegnere i dispositivi in standby (come i
frigoriferi) sarebbe opportuno puntare sui modelli a basso consumo energetico
che ci aiuterebbero anche ad avere una bolletta meno salata.
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