Brutte notizie per 50mila dipendenti stagionali di Foxconn. Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, il colosso dell’elettronica taiwanese avrebbe deciso di interrompere anticipatamente la collaborazione con un’importante fetta della propria forza lavoro. I tagli, partiti già lo scorso ottobre, sarebbero da imputare principalmente alle scarse vendite degli iPhone. È la prima volta che Foxconn, malgrado la fisiologica riduzione di commesse in seguito alla stagione natalizia, non riconferma un numero così elevato di teste in anticipo rispetto al calendario. Solitamente, infatti, la società assume personale di mese in mese fra agosto e dicembre, proprio per soddisfare l’intensa domanda di prodotti. È quindi un evento più unico che raro che i tagli siano partiti già a ottobre.
L’unica consolazione per il terzista taiwanese è che anche altri fornitori di Apple si troverebbero nella stessa situazione. Fra questi spicca Pegatron, scrive il Nikkei, mentre altre aziende minori non sono state citate. Pochi giorni fa Foxconn ha pubblicato i conti dell’ultimo trimestre, chiuso con una flessione dei ricavi dell’8,3 per cento anno su anno, inchiodati a 20,12 miliardi di dollari. Le vendite sono comunque cresciute del 12,5 per cento.
Internamente, il più grande terzista dell’hi-tech si sta inoltre preparando per un’importante ristrutturazione aziendale, che farà nascere una “super divisione” che si occuperà dell’assemblaggio di iPad, Macbook e dei computer targati Dell e Acer. Oltre alla riduzione del personale, il nuovo allineamento dovrebbe generare risparmi per quasi tre miliardi di dollari nel corso del 2019.