26/06/2015 di Redazione

Foxconn pigliatutto, sarà il maggior Oem “mobile” al mondo

Durante un’assemblea degli azionisti, Terry Guo, chairman del colosso taiwanese, ha annunciato che già nel 2015 la compagnia diventerà il principale original equipment e design manufacturer del pianeta nei settori smartphone, tablet e desktop. Il fondator

immagine.jpg

Foxconn punta a crescere ancora e non si accontenta delle briciole. Vuole tutto. Terry Guo, fondatore e chairman del colosso taiwanese che nella sola Repubblica Popolare Cinese impiega 1,2 milioni di persone, ha le idee chiare. Secondo il grande capo, quest’anno la compagnia diventerà il maggior Oem e Odm (original design manufacturer) al mondo nei settori smartphone, tablet e desktop, facendo praticamente piazza pulita dei concorrenti. Foxconn è nota in tutto il mondo come la principale produttrice materiale degli iPhone e degli iPad di Apple, che hanno sicuramente fruttato alla società di Taiwan gran parte del successo recente. Ma la casa di Cupertino non è l’unica a rivolgersi a Terry Guo per i propri prodotti. L’elenco è sterminato e include anche big come Sony Mobile, Nokia, BlackBerry, Xiaomi, Huawei e Lenovo. Praticamente, quasi tutto il gotha del mondo dei dispositivi mobili.

Sollecitato dai quesiti relativi alla decisione di Apple di affidarsi anche ad altri Oem per i suoi prodotti, Guo si è dimostrato decisamente ottimista. Il tycoon asiatico, il quarto uomo più ricco di Taiwan con un patrimonio personale stimato in sette miliardi di dollari, ha risposto serafico che Foxconn collabora con Apple sin dalla prima generazione dei suoi dispositivi e continuerà a essere il suo principale Oem, malgrado la competizione con aziende come Pegatron e Wistron.

Ma, oltre alle dichiarazioni di forza, durante un incontro con gli azionisti a Taipei Guo ha aggiunto che sta valutando di quotare la compagnia sul mercato cinese entro i prossimi tre o cinque anni e ha accennato anche alla trattativa in corso con Sharp. Il colosso taiwanese non ha rinunciato all’idea di investire nell’azienda giapponese, dopo aver cercato di comprare nel 2012 il 10% della società al prezzo di 708 milioni di dollari. Al momento è tutto in stallo, perché il governo nipponico ha avanzato perplessità in merito all’operazione.

 

Foxconn produce gli iPhone di Apple fin dalle prime generazioni dello smartphone

 

Inoltre, dopo lo scorporo di vari asset dalla “casa madre”, come Ennoconn, ShunShin (chip) ed Eson Precision (componenti meccaniche), Foxconn sta invece per entrare anche in India. A quanto riportano fonti locali, la compagnia guidata da Guo avrebbe stretto un accordo con Adani Group per costruire almeno quattro impianti nel subcontinente asiatico. Un possibile investimento da cinque miliardi di dollari, che potrebbe portare alla nascita di fabbriche negli stati indiani di Karnataka, Maharashtra, Andhra Pradesh e Gujarat attraverso le quali produrre i nuovi iPhone.

 

ARTICOLI CORRELATI