Il produttore taiwanese, noto per i suicidi di alcuni suoi addetti e per essere uno dei fornitori chiave di Apple per l’iPad e l’iPhone, avrebbe definito un piano per rimpiazzare una parte della propria forza lavoro. L’obiettivo: centuplicare in tre anni
Apple, Hewlett-Packard, Dell e Sony saranno probabilmente ancora più convinte di aver scelto Foxconn Technology Group quale fornitore strategico per la produzione dei propri computer, tablet o smartphone. La società taiwanese, stando a quanto riportato online dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, avrebbe infatti messo a punto un piano di ristrutturazione che porterebbe alla sostituzione di una parte della forza lavoro adibita alle attività di assemblaggio in linea con dei robot.
Una buona fetta dei pc, dei tablet e degli smartphone (fra questi anche gli iPad e gli iPhone) che produce Foxconn, sarà in futuro prodotta con l’ausilio delle sole macchine e non più manualmente come avviene oggi. L’obiettivo è di arrivare a un milione di robot entro i prossimi tre anni – partendo dagli attuali circa 10mila – con un primo traguardo di 300mila fissato per l’anno prossimo. Quanti dei circa 1,2 milioni di dipendenti attualmente in organico saranno interessati dal piano non è noto.
Terry Gou, fondatore e chairman della compagnia, avrebbe comunque spiegato ai suoi dipendenti come il cambiamento sia stato “imposto” dalla necessità di migliorare l’efficienza e di contrastare in modo efficace l’aumento dei costi della manodopera.
La scelta di puntare su una maggiore automazione dei processi produttivi arriva, secondo fonti vicine alla società, anche in seguito ai noti episodi di suicidio – almeno 16 le persone che si sono tolte la vita dall’inizio del 2010 nella fabbrica cinese di Shenzhen – che hanno sollevato grandi polemiche in Occidente sulle condizioni (non certo salutari) di lavoro imposte dalla società ai prorpi addetti.