21/05/2012 di Redazione

Gli analisti: Nokia a rischio liquidità entro l'anno

Diversi addetti ai lavori intervistati dall'agenzia Reuters lanciano l'allarme per la casa finlandese, che potrebbe rischiare il default esaurendo entro il 2012 le riserve di cassa. Che secondo il trend degli ultimi trimestri, potrebbero esaurirsi al mass

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Il discreto successo delle vendite di Lumia 900 negli Stati Uniti e le vendite confortanti in Cina potrebbero non essere sufficienti per salvare Nokia dal rischio di default. Il giudizio impietoso è degli analisti, delle banche e dei consulenti finanziari interpellati dall'agenzia Reuters, che hanno preso in esame il residuo di cassa dichiarato nell'ultima trimestrale, che è di 4,872 miliardi di euro, a confronto con lo stesso parametro nelle relazioni finanziarie precedenti e hanno calcolato che negli ultimi cinque trimestri l'azienda ha registrato una riduzione della cassa di 2,1 miliardi di euro.


Secondo gli esperti più ottimisti nei prossimi nove mesi ci sarà un'ulteriore accelerazione dell'emorragia di cassa, che potrebbe ridurre le riserve di altri 2 miliardi di dollari nel giro di due anni. I pessimisti invece sono convinti che le perdite saranno doppie e che i 4,9 miliardi di euro in cassa andranno in fumo l'anno prossimo.

In questo calcolo si tiene conto del fatto che due delle prime tre agenzie di rating al mondo (Moody's e Stanrd & Poor's) hanno bollato il credito di Nokia come "junk", spazzatura, e che Nokia ha sulle spalle due prestiti obbligazionari: uno del valore di 1,25 miliardi di euro al 5,5% in scadenza nel 2014 e unO da 500 milioni di euro al 6,75 percento a cui sarà legata fino al 2019.

Il portavoce di Nokia James Etheridge ha sottolineato alla Reuters che l'azienda è vicina alla svolta, perché "sta attuando un piano decisivo per preparare l'azienda alla crescita futura e al successo. L'obiettivo principale di queste azioni è appunto la riduzione dei costi, il miglioramento della situazione di cassa e il mantenimento di una solida posizione finanziaria". 

Il problema è che l'attesa di un anno e due mesi per l'annuncio dei Lumina con Windows Phone è stata troppo, e ora potrebbe essere troppo tardi anche se i prodotti sono buoni. Sulle chance di sopravvivenza dell'azienda finlandese si è espresso un banchiere che ha chiesto alla Reuters l'anonimato: "ci sono possibilità che Nokia riesca a recuperare, ma sarà dura. Il mercato degli investimenti nei settori tecnologico e media (TMT, Technology, Media, Telecommunications) si muove velocemente, e anche un passo falso può costare il futuro all'azienda". Nancy Utterback di Aviva Investors ha calcato ancora di più la mano spiegando che "I Lumia sono un tentativo di recuperare il ritardo, ma sono semplicemente troppo poco e troppo tardi. [...] Non escluderei la possibilità che Nokia venga ulteriormente declassata. L'azienda è in una spirale negativa che sarà difficile da invertire".

Anche gli analisti di Societe Generale hanno declassato le azioni di Nokia, che venerdì hanno raggiunto la quotazione più bassa negli ultimi 16 anni. Ora l'indicazione è "vendere", con l'avviso agli investitori che le perdite di esercizio e i costi di ristrutturazione potrebbe accelerare un calo delle vendite "tale da far bruciare buona parte del residuo di cassa e mettendo in discussione la sopravvivenza stessa di Nokia", come ha spiegato Andy Perkins di SocGen.

I dati finanziari della divisione Devices & services di Nokia relativi al 2011 e al 2010 (in milioni di euro)

Gli ottimisti puntano su un acquisto o una partecipazione da parte di Microsoft, che potrebbe fare la parte del "cavaliere bianco" salvando il partner in affari dalla bancarotta. Un'ipotesi senz'altro possibile, ma non degna di un marchio glorioso della telefonia qual è stato Nokia, che nel 2007 aveva in cassa 10 miliardi di euro. Nel coro non mancano i più ottimisti: Jens Vanbrabant di European Credit Management ha dichiarato che "il gruppo sembra avere sufficiente liquidità, anche nel caso di trimestri ragionevolmente onerosi".

Intanto arriva una notizia che alla luce dell'analisi della Reuters non è confortante: Nokia ha venduto il suo quartier generale di New York per 12 milioni di dollari, dopo averlo comprato sei anni fa per 30 milioni di dollari. 


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