20/01/2016 di Redazione

Gli elettrodomestici ora fanno gli ordini su Amazon. Da soli

Il colosso dell’e-commerce ha annunciato la prima corposa disponibilità di dispositivi connessi compatibili con il programma Dash Replenishment Service, già annunciato nel 2015 e diventato realtà. Numerosi i partner aderenti all’iniziativa, tra cui Brothe

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Scorte di detersivo terminate? Toner della stampante esaurito? Nessun problema, gli ordini da oggi possono essere effettuati in completa autonomia dagli oggetti connessi e dagli elettrodomestici. Almeno quelli compatibili con il programma Dash Replenishment Service, annunciato da Amazon già ad aprile 2015 e via via esteso a nuovi partner, ma effettivamente attivo da poche ore. Tra le principali aziende che hanno collaborato con il colosso dell’e-commerce si possono citare Brother, Ge Appliances, Gmate, Purell, Samsung e Whirlpool. Il primo passo concreto del progetto è stato il Dash Button, pulsante WiFi collegabile alle macchine per effettuare ordini con un click e venduto in esclusiva agli iscrittti ad Amazon Prime. Al momento, tra i dispositivi compatibili con la piattaforma, ma che necessiteranno probabilmente di aggiornamenti ad hoc, figurano anche 45 stampanti Brother già acquistabili anche online.

Inoltre, Amazon ha anche rilasciato le Api per il Dash Replenishment Service, dopo un periodo di beta privata. Gli sviluppatori interessati alla tecnologia e alla realizzazione di applicazioni dedicate possono collegarsi alla pagina del servizio e iniziare subito a lavorare. Amazon promette un’estrema facilità di scrittura del codice. Tra i nuovi partner annunciati dal gruppo guidato da Jeff Bezos, si trovano anche Purell, azienda che realizza dispenser automatici di saponi e prodotti igienizzanti, e Whirlpool.

Il colosso degli elettrodomestici ha di recente annunciato la compatibilità con la lavatrice-asciugatrice Smart Top Load Washer and Dryer e inizierà a consegnare anche lavastoviglie con tecnologia Dash integrata. Ovviamente, per garantire un corretto funzionamento della piattaforma, il dispositivo connesse deve rispondere a due requisiti basilari: disporre di un bene consumabile che necessiti di ricarica ed essere dotato di sensori adatti per monitorare quando le scorte si stanno esaurendo.

 

Un esempio del Dash Button di Amazon interfacciato con uno smartphone

 

Il prossimo passo sarà la consegna dei prodotti ordinati tramite Dash con i droni? Forse. Proprio ieri vi abbiamo raccontato dei futuri progetti legati ad Amazon Prime Air, il sistema di recapito dei pacchi del gruppo di Bezos tramite velivoli comandati da remoto. L’azienda è molto impegnata in questo campo e sta dimostrando di credere nella tecnologia, malgrado lo stallo causato dagli enti regolatori. “È una cosa reale. Abbiamo arricchito il nostro team includendo ingegneri aeronautici, esperti di robotica, un ex astronauta della Nasa. Queste persone sono concentrate e lavorano sodo per rendere concreta questa idea, oltre a dimostrarne la sicurezza”, ha dichiarato Paul Misener, vice president for global public policy di Amazon.

 

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