10/05/2018 di Redazione

Gli smartphone crollano in Europa, ma i marchi cinesi festeggiano

A detta di Canalys nel primo trimestre 2018, rispetto all'anno scorso, in Europa le consegne di telefoni smart sono calate del 6,3%. Samsung ed Apple restano saldamente in testa, ma avanzano le cinesi Huawei e Xiaomi.

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Per gli smartphone in Europa è cominciata una nuova era. L'altisonante affermazione viene dagli analisti di Canalys, i cui ultimi monitoraggi chiariscono come il nuovo periodo storico, se così vogliamo chiamarlo, sia all'insegna del declino: dopo anni di boom e dopo il naturale rallentamento della crescita, quest'anno il mercato ha cominciato a calare, con un -6,3% nelle consegne a volume registrato nel primo trimestre versus l'analogo periodo del 2017. Siamo di fronte a un problema di maturità e saturazione, evidenziato dal fatto che in nazioni ricche come Germania, Regno Unito e Francia il crollo sia stato ancor più marcato (-16,7%, -29,6%, -23,3% rispettivamente).

È l'inizio di una nuova era per gli smartphone in Europa”, ha commentato l'analista Ben Stanton. “I pochi mercati ancora in crescita non sono sufficienti a bilanciare quelli ormai saturi. Stiamo passando da un'epoca di crescita a una ciclica. E questo rappresenta una sfida tutta nuova per gli incumbent e ci aspettiamo anche che molti marchi più piccoli scompariranno dal mercato nei prossimi anni”. I tempi saranno difficili un po' per tutti, o meglio quasi per tutti. Come osservato anche su scala globale in altri monitoraggi, i produttori cinesi stanno vivendo una fase di affermazione accentuata, anche se è vero che ragioni di diffedenza ideologica o forse di protezionismo stanno causando gravi problemi a Zte.

I nomi fortunati emersi dai dati di Canalys sono però altri. In testa alla classifica si confermano Samsung ed Apple, detentori rispettivamente del 33,1% e del 22,2% di quota mercato, entrambi però con un calo a volume notevole (-15% per la prima, -5.4% per la seconda, anno su anno). La sudcoreana ha sofferto la concorrenza di Huawei e Xiaomi, ma i prezzo salato del Galaxy S9 ha garantito ottimi margini e contribuito a gonfiare del 20% il giro d'affari in terra europea. Per Apple, invece, l'iPhone X è stato il modello più venduto.

Terza in classifica di market share, con il 16,1% di quota, nel periodo di gennaio, febbraio e marzo 2018 Huawei ha messo a segno una crescita anno su anno a volume del 38,6%, distribuendo 7,4 milioni di telefoni. Il numero di dispositivi marchiati Huawei è Honor è cresciuto tanto, ma molto meno i prezzi: l'incremento a valore è stato inferiore al 2% (1,7%).

 

 

 

Il posizionamento “aggressivo” sul mercato caratterizza anche Xiaomi, che da debuttante ha già superato il 5% di market share. Nel trimestre, s'intende, certo anche per merito dell'effetto novità. In chiusura di top-five c'è un marchio storico come Nokia, ormai passato dalla casa madre alla finlandese Hmd Global, la quale ha saputo far leva sui contratti con le catene di distribuzione per commercializzare i propri feature phone (modelli più essenziali e meno performanti rispetto alla categoria smartphone). Un po' in ritardo rispetto al resto del mondo, anche in Europa si osservano segnali di crescita per i modelli dual-Sim: finora sono stati malvisti dai carrier, non certo desiderosi di veicolare dispositivi su cui è possibile far funzionare Sim card della concorrenza.

 

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