02/07/2018 di Redazione

Gli studenti si preparano al mondo del lavoro con digitale e stampa 3D

Per l'88% dei dirigenti universitari coinvolti in una ricerca Ricoh queste tecnologie possono contribuire alla formazione dei ragazzi, "allenandoli" per le future attività professionali.

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La stampa 3D ha trovato spazio negli ambiti più disparati, dall'industria, al design, alla produzione di oggettistica e complementi d'arredo. Per le aziende, le tecnologie di printing a tre dimensioni garantiscono risparmi, flessibilità e velocità d'azione, ma soprattutto smantellano i limiti delle economie di scala della produzione tradizionale. Ciò di cui si parla meno è l'utilità di queste tecnologie per il mondo universitario, ma lo fa una nuova indagine commissionata da Ricoh a Coleman Parkes.

Lo studio, “The Future of Print”, ha coinvolto oltre tremila organizzazioni (3.150) di 22 Paesi europei, Italia inclusa, Turchia e Sudafrica. In generale, la considerazione nei confronti della digital fabrication e della stampa 3D è elevata: per l'88% dei dirigenti delle 787 strutture universitarie incluse nello studio, queste tecnologie possono contribuire alla formazione degli studenti, preparandoli per l'ingresso nel mondo del lavoro.

Per il 66% dei dirigenti universitari, inoltre, investire nelle nuove tecnologie di stampa è un buon modo modo per attrarre nuovi iscritti e per coinvolgere maggiormente gli studenti con corsi personalizzati. La stampa, per esempio, potrebbe anche essere sfruttata per produrre dispense e altri materiali cartacei utili per la preparazione agli esami, differenziandoli da uno studente all'altro.  Come sottolineato da David Mills, Ceo di Ricoh Europe, “Incoraggiati ad agire sempre più come “fornitori di servizi”, gli istituti superiori e le università devono riuscire ad alzare l’asticella per quanto riguarda la soddisfazione e il coinvolgimento degli studenti. Diventa dunque prioritario utilizzare le nuove tecnologie di stampa per offrire corsi diversificati e programmi di studio sempre più personalizzati”.

Nelle università si pensa comunque alla stampa non solo come mezzo didattico, ma come contenuto: settori come la manifattura tessile, l'automotive, l'ingegneria edile, il design e le tecnologie medicali richiedono sempre di più professiosti con competene di progettazione e prototipazione.

 

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