26/05/2012 di Redazione

Google ai giovani: un'ora al giorno senza hi-tech

Il presidente di BigG Eric Schmidt ha tenuto un discorso all'università di Boston in cui esorta le nuove generazioni, ormai dipendenti dalla tecnologia, a mettere un pò da parte smartphone e computer e impiegare più tempo per avere conversazioni con perso

immagine.jpg

Eric Schmidt ha esortato gli studenti della Boston University a passare almeno un'ora al giorno senza guardare lo schermo di uno smartphone o di un computer. Un consiglio che non ci si aspetta dal numero uno di una delle maggiori aziende tecnologiche del mondo, che vive sulla popolarità degli smartphone Android e sull'uso del primo motore di ricerca al mondo e su tutta un'altra serie di siti, in primis YouTube.

Eric Schmidt ecorta i giovani a stare almeno un'ora al giorno senza Pc e smartphone

"Prendetevi un'ora al giorno per stare senza quelle cose [...] e per usare gli occhi per guardare negli occhi la persona che amate, per tenere una conversazione reale". Il consiglio, inequivocabilmente disinteressato, è arrivato in un contesto più ampio in cui Schmidt spiegava alla nuova generazione che i social media sono forze positive perché permettono di "essere unici pur essendo collegati": una condizione che secondo il presidente di Google identifica la "realizzazione del sogno americano".

Nel suo intervento, Schmidt non ha affrontato le questioni bollenti del momento come l'offerta pubblica inziale di Facebook, concorrente diretto di Google, ma si è concentrato nel tenere un discorso rivolto alla platea che lo stava ascoltando. Ha invitato gli studenti e i neolaureati a non avere paura di fallire, e in questo frangente è difficile scansare il parallelo con il celebre discorso di Steve Jobs alla Stanford University nel 2005, quando pronunciò la storica frase "Stay Hungry. Stay Foolish."

L'accento sulla tecnologia arriva quando Schmidt ricorda ai giovani che sono "l'emblema delle grandi possibilità che segnano la nostra epoca", e che quando sono svegli sono online e sono connessi. A questo punto ironizza constatando che "alcuni di voi stanno probabilmente twittando questo discorso in questo momento".

Insomma, la tecnologia è alla base della vita dei giovani ed è giusto che sia così, ma proprio perché riveste un ruolo fondamentale, è salutare passare un'ora al giorno nella vita reale per non dimenticarsi che la vita è bella da vivere. Quello che fa specie è che ormai ci vuole un 57enne per ricordare certe cose.

ARTICOLI CORRELATI