04/09/2015 di Redazione

Google Chrome arriva alla versione 45 e si fa più leggero

L’ultimo aggiornamento del browser di Big G permette di risparmiare batteria e memoria grazie a due nuove funzioni: la riapertura delle schede in automatico avverrà in modo più intelligente e le risorse non utilizzate in una determinata tab verranno svinc

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Il risparmio energetico è una questione importante e delicata, che interessa molti aspetti del mondo moderno. L’informatica non è esclusa da questa specie di “gioco al ribasso”, in particolar modo quando si utilizzano i dispositivi portatili, sempre più performanti ma, al contempo, decisamente voraci in quanto a consumi. Google ha provato a dare una risposta agli utilizzatori di Chrome, rilasciando una versione aggiornata del browser, la numero 45, che promette una migliorata gestione delle risorse e un impatto minore sulla batteria, senza incidere però sulle prestazioni. Le novità sono sostanzialmente due: l’opzione “Continua da dove eri rimasto”, che permette di riaprire tutte le schede in caso di chiusura improvvisa del programma, è ora stata resa più “intelligente”. Infatti, il nuovo lancio del browser comporterà soltanto la riapertura delle ultime tab viste.

Chrome, in pratica, tralascerà le pagine visitate più in là nel tempo, consentendo al sistema operativo di “sforzarsi” meno. In caso di batteria quasi scarica, inoltre, il programma di Google bloccherà il ripristino automatico delle schede rimanenti, salvando memoria preziosa. Ovviamente, è sempre possibile riaprire le tab manualmente con un semplice click.

L’altra novità è sempre legata all’utilizzo della memoria: nella versione 45, Chrome è in grado di identificare quali sono le schede in cui, in un dato momento, non sta avvenendo nulla di particolare e sfruttare così il “tempo libero” per svincolare risorse inutilizzate. In altre parole, le tab in cui non sono in esecuzione task particolari vengono private della quantità di memoria dedicata, ma sovrabbondante, per velocizzare altri compiti.

Secondo dati riferiti dalla stessa Google, questa funzione permette di ridurre in media del 10% il carico complessivo del browser sulla memoria. E questo effetto benefico è ancora più evidente quando si utilizzano applicazioni Web complesse. Ad esempio, con Gmail è possibile rimettere in pista un quarto delle risorse utilizzate dalla singola scheda. Questi due nuovi miglioramenti, uniti al recente blocco automatico dei contenuti Flash non fondamentali, consentiranno certamente di alleggerire il peso finale di Chrome che, in quanto a voracità, finora non è mai stato secondo a nessuno.

 

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