11/05/2017 di Redazione

Google compra i videogiochi in Vr di Owlchemy Labs

L’azienda acquisita da Big G è una delle più popolari software house che sviluppano prodotti multipiattaforma per la realtà virtuale. Il team continuerà a produrre videogame, probabilmente in sinergia con la piattaforma Daydream di Mountain View.

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La realtà virtuale ha trovato un primo campo applicativo di peso nel mondo del gaming, che rappresenta senza dubbio fino ad oggi uno dei mercati più promettenti per la crescita di questa tecnologia. Anche se, ovviamente, non è l’unico. Google lo sa bene e, per questo, ha deciso di acquisire una delle più promettenti case di sviluppo di videogiochi multipiattaforma in Vr. Si chiama Owlchemy Labs e ha creato piattaforme molto popolari nel settore, come “Job Simulator” e “Rick and Morty: Virtual Rick-ality”. La cifra dell’operazione non è stata resa nota. I giochi di Owlchemy sono incentrati soprattutto sull’interazione gestuale e manuale e, per bocca del cofondatore Alex Schwartz, la casa continuerà a concentrarsi soprattutto su questo aspetto, lavorando fianco a fianco con il team di Google.

“Continueremo a sviluppare contenuti di realtà virtuale per piattaforme come Htc Vive, Oculus Touch e Playstation Vr”, ha sottolineato l’azienda in un blog post. “Significa che proseguiremo nella nostra missione di portare la realtà virtuale a chiunque”, con il classico focus sull’esperienza utente di qualità e sulla possibilità di interagire in modo peculiare sull’ambiente con le mani, come succede per esempio nel videogioco Job Simulator.

Sarà interessante vedere come Big G deciderà di integrare conoscenze e tecnologie di Owlchemy con le proprie. La piattaforma di punta del colosso di Mountain View in questo campo si chiama Daydream, ma presenta alcune sostanziali differenze rispetto ai progetti dell’azienda appena acquistata. Come sottolineato infatti da The Verge, il prodotto di Google si avvale di un telecomando che consente ancora oggi una limitata interazione con l’ambiente circostante.

 

Il team di Owlchemy Labs

 

“Amo Daydream, ma ci saranno moltissime cose che verranno dopo di essa”, ha spiegato Relja Markovic, engineering director del team Vr e Ar di Big G. “Credo ci sia ancora tanto da esplorare sulle modalità con cui si può interagire con un telecomando”, ha aggiunto Markovic. È possibile che le due società annuncino alcune novità la prossima settimana, quando si aprirà la conferenza per sviluppatori Google I/O.

Ma l’acquisizione di Owlchemy è un segnale di come il gruppo californiano voglia spingere sempre di più la realtà virtuale, avvalendosi di una software house tra le più importanti e attive in questo genere di mercato. A differenza forse di Facebook, che pochi giorni fa ha annunciato tramite la controllata Oculus la chiusura di Story Studio, divisione cinematografica che in origine avrebbe dovuto produrre film in Vr.

 

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