15/04/2011 di Redazione

Google cresce, spende e spande a piene mani

Google ha pubblicato i risultati finanziari dell'ultimo periodo trimestrale. Si conferma l'ormai tradizionale crescita e i guadagni stratosferici, ma c'è anche un aumento rilevante delle spese, che gli investitori non hanno preso molto bene.

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Google ha pubblicato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2011 (PDF). I guadagni continuano a crescere ì, e fanno segnare un aumento del 27% rispetto al 2010. 8,58 miliardi di dollari in totale, 5,88 dei quali (69%) generati dai siti web e servizi proprietà dell'azienda – motore di ricerca, Gmail, YouTube, Google Reader e altri. Il resto della trimestrale proviene invece da pubblicità presente su altri siti in tutto il mondo, distribuita principalmente tramite AdSense e AdWords.

Google

Cifre ragguardevoli, che tuttavia sono inferiori alle aspettative se si considera il guadagno per azione, che è stato di 8,8 dollari, contro gli 8,12 attesi.

Insieme ai guadagni Google ha inoltre aumentato considerevolmente anche le spese negli ultimi mesi. Sono cresciuti gli investimenti nell'assunzione di personale (si prevedono altre 6000 assunzioni nei prossimi mesi), nella distribuzione di bonus e premi (in parte per evitare fughe di personale in favore della concorrenze) e in divisioni "non core", vale a dire attività diverse dalla ricerca; per esempio Google ha acquistato edifici, spazi pubblicitari (soprattutto per promuovere il browser Chrome), e investito in progetti di ricerca pura come pannelli solari o automobili senza pilota; per gli investitori in ogni caso anche gli investimenti in un prodotto come Street View sono tutt'altro che convincenti.  

Le spese sono quindi cresciute del 54%, per un totale di 2,84 miliardi di dollari. Una situazione che il mercato non ha preso bene, e il valore azionario di Google ha perso circa il 5% nelle ore successive alla conferenza stampa.

L'aumento delle spese però è visto come un aspetto positivo dal CFO dell'azienda Patrick Pichette, che afferma come "è chiaro che i nostri investimenti passati siano stati cruciali per il nostro successo odierno, e per questo continuiamo a investire".

Trimestre, 31 marzo

2010

2011

 

(unaudited)

Revenues

$6,775

$8,575

Costs and expenses:

Cost of revenues (including stock-based compensation expense of $6, $49)

 2,452

 2,936

Research and development (including stock-based compensation expense of $191, $237)

 818

 1,226

Sales and marketing (including stock-based compensation expense of $54, $78)

 607

 1,026

General and administrative (including stock-based compensation expense of $40, $68)

 410

 591

Total costs and expenses

 4,287

 5,779

Income from operations

 2,488

 2,796

Interest and other income, net

 18

 96

Income before income taxes

 2,506

 2,892

Provision for income taxes

 551

 594

Net income

$1,955

$2,298

Net income per share - basic

$6.15

$7.15

Net income per share - diluted

$6.06

$7.04

Shares used in per share calculation - basic

 317,895

 321,527

Shares used in per share calculation - diluted

 322,608

 326,383

Un bilancio positivo

Più nel dettaglio, l'utile operativo GAAP (aderente agli standard) è stato di 2,8 miliardi di dollari, mentre l'utile netto GAAP è stato di 2,3 miliardi. Nel primo trimestre del 2010 gli stessi valori sono stati di 2,49 e 1,96 miliardi rispettivamente.  In crescita anche AdSense, il network per la distribuzione pubblicitaria, che ha generato guadagni per 2,43 miliardi di dollari (28% del totale), con una crescita del 19% rispetto al 2010.

Sergei Brin e Larry Page, fondatori e dirigenti di Google

I click pagati sono aumentati rispetto al primo trimestre del 2010, ma calati dell'uno percento rispetto al periodo novembre-dicembre dello scorso anno. Una lieve contrazione bilanciata dall'aumento del costo per click, pari a circa l'otto percento.

Se guadagna Google, si sa, guadagnano anche molti dei suoi partner, grazie ad accordi del tipo revenue share. A bilancio questa voce prende il nome di TAC (Traffic Acquisition Cost), una voce che nell'ultimo trimestre ha pesato per 2,04 miliardi di dollari, in naturale aumento (ma è positivo) rispetto allo stesso periodo del 2010, quando valeva 1,71 miliardi.

March 31,

 

2010

2011

Advertising revenues:

Google websites

$4,439

$5,879

Google Network Members' websites

 2,036

 2,427

Total advertising revenues

 6,475

 8,306

Other revenues

 300

 269

Revenues

$6,775

                $8,575

Voci di profitto (in milioni, eccetto il valore per azione)




March 31

 

2010

2011

Advertising revenues:

Google websites

 66%

 69%

Google Network Members' websites

 30%

 28%

Total advertising revenues

 96%

 97%

Other revenues

 4%

 3%

Revenues

 100%

 100%

Fonti di profitto, percentuali - Il 97% viene dalla pubblicità, il resto da interessi e assets non strategici


Google è al lavoro anche su automobili completamente automatiche

Tra gli altri costi Google elenca il mantenimento dei data center, l'ammortizzazione degli asset intangibili, acquisizione di contenuti e commissioni sui pagamenti con carte di credito (tramite Google Checkout). Nel periodo preso in considerazione queste voci hanno avuto un peso pari al 10% degli introiti, in calo rispetto all'11% del primo trimestre 2010.

Insomma, Google è un'azienda in ottima salute, e tra le più solide del settore tecnologiche, insieme a Apple, Microsoft, IBM, Oracle e pochi altri. La tiepida, per non dire negativa, reazione del mercato non dovrebbe stupire, visto che continua a valere la solita vecchia regola: bottom line first. Se gli investimenti di Google si riveleranno proficui, com'è lecito supporre, ci sarà sempre tempo per fare marcia indietro.

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