25/07/2015 di Redazione

Google custode della memoria con la Timeline (brevettata)

L’azienda di Mountain View ha ottenuto il brevetto per una tecnologia in cantiere da anni. Si partirà da una nuova funzione di raccolta cronologica degli spostamenti, accessibile da Maps, ma in futuro questo strumento potrà attingere al corredo di ricordi

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Dopo aver “mandato in pensione” parte delle capacità di ragionamento e lo sforzo mentale richiesto per ricercare un’informazione, Google adesso pensa a sostituirsi alla nostra memoria. Questa, almeno, è l’interpretazione da apocalittici che potrebbe essere data all’ultima trovata di Big G: Your Timeline, una funzione – che sarà inizialmente introdotta sulle sue Maps, con un roll out già partito – in grado di ricostruire gli spostamenti che l’utente ha fatto in passato e molti altri eventi da lui vissuti. Creando mappe personalizzate in base all'esperienza e sopperendo, all’occorrenza, ai ricordi cancellati dal tempo.

Per poter realizzare tutto questo serve la tecnologia, di cui Google ha appena ottenuto il brevetto (la richiesta era stata depositata nel 2011), ma serviranno anche i contenuti. Per costruire il suo archivio multimediale, da affidare poi alla Timeline, l’utente potrà sfruttare i – discussi e ancora mai decollati – Google Glass, registrando e mettendo in forma digitale momenti, ore o anche intere giornate della propria vita. Sarà sufficiente premere un tasto per avviare la registrazione attraverso la videocamera integrata sugli occhiali, per poi interromperla a proprio piacimento.  

Chiaramente, la Timeline non porterà in automatico le capacità di memoria del cervello umano a impigrirsi, ma se pensiamo ad alcune delle innovazioni firmate Google (dal motore di ricerca alle mappe) è verosimile che questo strumento possa modificare progressivamente l’interazione fra modelli di pensiero e tecnologie. Anche senza pensare a vere rivoluzioni antropologiche, l’invenzione di Google potrà certo tornare utile in ambiti professionali specifici, e non solo per memorizzare le esperienze di una vacanza o di un concerto che non vogliamo dimenticare.

 

 

Uno degli scenari ipotizzati è quello degli addetti alla sorveglianza o alla sicurezza di luoghi come gli aeroporti, che potrebbero registrare il flusso di persone e utilizzare poi le immagini per future necessità di indagine. Per adesso, in ogni caso, il progetto Timeline nel concreto riguarda la funzione di cronologia degli spostamenti che sarà aggiunta a Google Maps e che si baserà sui dati di geolocalizzazione raccolti o dall’applicazione stessa, o dai terminali Android.

Il prossimo passo sarà l’estensione della Timeline ad altri servizi, come Google Now e Foto. Con i Google Glass si potrà poi, eventualmente, arricchire le informazioni sugli spostamenti con le immagini viste e registrate dagli occhi dell’utente stesso. Per ripescare dal proprio passato le informazioni che ci servono sarà sufficiente interrogare la Timeline con domande come “Quali quadri ho visto durante l’ultima vacanza a Parigi?”, oppure “Quanti libri ho letto nel mese di maggio?” o “Quali canzoni ho ascoltato alla festa di ieri sera?”. Ma la vera domanda, il quesito di fondo da porsi è un altro: i nostri ricordi saranno al sicuro? Google promette di sì: le informazioni raccolte, assicura Big G, una volta opportunamente taggate andranno ad accumularsi in uno spazio privato nel cloud e resteranno visibili al solo diretto interessato.
 

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