01/09/2015 di Redazione

Google getta un ponte virtuale tra Android Wear e iPhone

Disponibile sull’App Store della casa di Cupertino la nuova applicazione sviluppata da Big G, che permette di interfacciare (per ora) l’orologio intelligente Watch Urbane di Lg con il melafonino, utilizzando le funzioni base del sistema operativo del robo

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I due grandi concorrenti, Android e iOs, da oggi sono più vicini grazie all’arrivo del sistema operativo per smartwatch Android Wear sviluppato appositamente per i dispositivi mobili di Apple. Con la nuova applicazione creata da Google e già presente sull’App Store, è possibile collegare l’iPhone al proprio orologio intelligente “animato” dal sistema operativo del robottino verde. Al momento la compatibilità è limitata soltanto ai Watch Urbane di Lg, ma Big G promette un ampliamento imminente anche ai prodotti di Huawei, Asus e Motorola. Nessuna notizia da Samsung, che a breve presenterà il nuovo Gear S2 (dotato però di sistema Tizen Os). Il sistema funziona con i modelli di melafonini 5, 5c, 5s, 6 e 6 Plus dotati di iOs 8.2 o versioni superiori. Interfacciando lo smartwatch con l’iPhone si potrà disporre dei servizi e delle funzionalità più famose dell’ecosistema Android, compreso ovviamente l’ampio parco applicativo disponibile su Play Store per il download.

Ovviamente, il ponte tra questi due mondi così diversi non è così solido da garantire un’esperienza utente comparabile a quella della coppia iPhone – Apple Watch, ma Google assicura che, grazie alla app, si potranno utilizzare tutte le funzioni base di uno smartwatch: notifiche di chiamata, messaggistica, accesso a Google Now, ricerca vocale, Google Fit per il monitoraggio della salute fisica e molto altro.

Sono escluse alcune funzionalità tipiche di iOs, come l’assistente vocale Siri, anche se saranno probabilmente presenti tutte le notifiche in mirroring, vale a dire la presenza degli alert su entrambi gli schermi, sia quello del cellulare che dell’orologio. Il mercato degli smartwatch ha subito uno scossone positivo con l’arrivo, lo scorso giugno, dell’Apple Watch, il primo “segnatempo” da polso realizzato dalla casa di Cupertino. Il dispositivo che molti analisti aspettavano, per sondare finalmente la stabilità e il futuro del settore.

“Il successo dell’Apple Watch”, ha dichiarato l’analista di Ihs Antonios Maroulis, “trascinerà quello più generale del mercato. Gli smartwatch diventeranno un accessorio chiave, proposto dalla maggior parte dei produttori di telefoni intenzionati a dominare questo nuovo, profittevole comparto”. Infatti, nel 2014 sono stati venduti 3,6 milioni di device nel mondo, ma le stime parlano di cento milioni nel 2020. Quanti di questi saranno Apple Watch? Google, forse, con il lancio della nuova applicazione, spera forse che saranno tanti.

 

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