29/04/2016 di Redazione

Google mette ordine nei progetti con una nuova divisione hardware

Secondo indiscrezioni, confermate poi dall’azienda, la nuova business unit sarà guidata da Rick Osterlon, già ex dirigente di Motorola Mobility e di Lenovo. La divisione racchiuderà i progetti dei Chromebook, dei Nexus e dei Glass, mentre Nest continuerà

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Google si rivela ancora una volta l’emblema dell’azienda che non sta mai ferma: creerà una nuova divisione dedicata all’hardware, in cui saranno riuniti i progetti riguardanti i dispositivi Nexus, i Chromebook, i router OneHub e altro ancora. A guidarla sarà Rick Osterlon, ex di Big G passato a Lenovo insieme alla cessione di Motorola Mobility, che rientrerà a Mountain View con questo nuovo compito. È quanto si apprende da Re/Code, in base a indiscrezioni poi confermate dalla stessa Google.

Già a capo della divisione Motorola all’interno di Google, Osterlon era poi rimasto nel ruolo dopo il passaggio di proprietà a Lenovo. Lo scorso marzo, però, in seguito all’ennesima riorganizzazione interna annunciata dall’azienda cinese, aveva lasciato la sua poltrona. Tornato al vecchio amore californiano, all’interno di Google il dirigente assume la carica di senior vice president della divisione hardware, riportando direttamente al Ceo, Sundar Pichai.

A detta di Re/Code, la divisione si occuperà dello sviluppo e della commercializzazione una serie di prodotti già noti: gli smartphone e tablet Nexus, i notebook Chromebook e Pixel C (basato su Android), il gadget per la smart Tv Chromecast, i router domestici OnHub (in precedenza trattati da Access, altra società interna ad Alphabet, e ora portati all’interno di Google) oltre ai Google Glass. A proposito di questi ultimi, ricordiamo che la nuova generazione degli occhiali di realtà aumentata è attualmente in fase di sviluppo.

 

Il profilo Twitter di Osterloh già riporta la nuova carica

 

A tutto questo va aggiunto un nuovo insieme di prodotti identificati dall’etichetta “living room”, che lascia pensare a dispositivi di smart home, forse incentrati sull’intrattenimento e sul consumo multimediale. Nest, l’azienda comprata da Big G due anni fa per 3,2 miliardi di dollari, non sarà convogliata nella divisione hardware ma continuerà invece a operare come società controllata da Alphabet, sotto la guida del Ceo Tony Fadell.

 

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