18/04/2017 di Redazione

Google si butta nel mondo del lavoro con Hire

Pubblicata l’home page di un nuovo servizio per facilitare la ricerca di un impiego. Al momento non è possibile registrarsi e i dettagli sono scarsi. Si sa che la piattaforma servirà ai clienti G Suite per gestire il processo di assunzione in modo più eff

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Se sognate una carriera in Google ma credete di non essere all’altezza, per il momento potete accontentarvi di cercare un lavoro tramite Big G. E non cercando sul motore di ricerca gli annunci pubblicati dai siti specializzati, ma facendo ricorso proprio a un servizio del colosso di Mountain View. Si chiama Hire il nuovo portale messo online da Google e, come si può immaginare, nasce con l’intento di facilitare la ricerca di un impiego. Disponibile per ora solo in inglese e attualmente non ancora operativo (si può arrivare all’home page, ma non è possibile registrarsi), consentirà alle aziende di pubblicare annunci e ai candidati di rispondere. Niente di più e niente di meno di quello che già oggi fanno altri servizi analoghi. La mente corre subito, per esempio, a Linkedin ed è probabile che la sfida di Mountain View sia diretta proprio al social network per professionisti.

Secondo la struttura attuale della home page si potrà effettuare il login sfruttando solo le proprie credenziali Google e questo apre ovviamente diversi dubbi sulla questione della privacy: il profilo che ogni utente crea con Big G unisce le informazioni più disparate, comprese quelle di navigazione sul Web, all’accesso a piattaforme come Gmail, Youtube, Drive e così via.

Diverse testate hanno già espresso i propri dubbi all’azienda californiana, che ha però negato qualsiasi problema di privacy. In una dichiarazione a Engadget, la società ha spiegato che “Hire è un prodotto in fase di sviluppo, che aiuterà i clienti G Suite a gestire il processo di assunzione in modo più efficace. La piattaforma consentirà ai datori di lavoro di raccogliere le richieste online. Soltanto le informazioni che verranno fornite volontariamente dai candidati saranno elaborate. I dati privati non verranno condivisi”.

La tecnologia alla base di Hire sarebbe quella di Bebop, startup rilevata da Big G nel 2015 e fondata da Diane Greene, oggi a capo della divisione del gruppo che si occupa di cloud e di soluzioni enterprise. La piattaforma sarebbe già in fase di testing presso diverse aziende, tra cui Medisas, Poynt, Dramafever, Singlehop e CoreOs.

 

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