20/04/2015 di Redazione

Google spegnerà il digital divide con i suoi “palloni gonfiati”?

Un nuovo video di Big G mostra gli avanzamenti di Project Loon, iniziativa nata nel 2013 per portare una connessione Web in tutte le aree del mondo ancora oggi senza Internet, utilizzando speciali palloni aerostatici che trasportano il segnale wireless. S

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Sembra che il sogno di abbattere il digital divide e di portare il Web in ogni angolo remoto del pianeta sia ormai quasi una realtà: Google ha infatti scaldato aria a sufficienza per far decollare decine di palloni aerostatici, all’interno del suo Project Loon, e l’effettiva implementazione su larga scala sembra ormai essere a un passo. Lo testimonia un nuovo video, caricato da Big G sul profilo Google Plus dell’iniziativa, in cui il Project Lead Mike Cassidy spiega l’avanzamento dei lavori e il passaggio dalla sperimentazione in piccolo alla conquista dei cieli.

Il filmato mostra come Mountain View sia in grado di gestire l’intera flotta di palloni aerostatici, la creazione di queste particolari mongolfiere, la collaborazione con i provider locali per la fornitura del servizio e molto altro.

Project Loon nacque nel 2013 con una serie di esperimenti pilota in Nuova Zelanda, dove una piccola flotta di palloni venne testata per la prima volta. In seguito, vennero effettuati altri lanci nella Central Valley in California e nel nord-est del Brasile. Guardando il video, si capisce come i problemi principali del progetto non riguardino soltanto la stabilità del segnale trasmesso.

 

 

Infatti, per garantire in futuro un’adeguata copertura ai circa due terzi della popolazione mondiale ancora oggi senza Internet, Google dovrà implementare un sistema produttivo all’altezza, in grado di “sfornare” migliaia di palloni aerostatici. Questi dovranno essere capaci di rimanere in volo per molto tempo, più di quelli attuali che resistono per circa cento giorni. Inoltre, sarà necessario creare un sistema di controllo e monitoraggio centralizzato dei voli, per evitare qualsiasi problema di eventuali dispositivi fuori rotta e per ridurre così il rischio di incidenti. L’ottimismo sembra essere di casa a Mountain View: vedremo se basterà per l’effettiva riuscita di questo ambizioso progetto.

 

 

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