29/06/2015 di Redazione

Gruppo Banca Ifis cresce con la virtualizzazione di Vmware

Negli ultimi cinque anni il gruppo bancario indipendente ha triplicato il numero dei server, arrivando a 300. Attraverso il partner Advnet ha adottato la Vmware vRealize Suite, riuscendo così a ottimizzare, monitorare e gestire al meglio il parco macchine

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Virtualizzare è spesso una scelta che può accelerare e rendere più sostenibile la crescita di un’azienda, a fronte di spese di acquisto hardware ridotte. Così è stato per Gruppo Banca Ifis, l’unico soggetto bancario indipendente italiano specializzato nella filiera del credito commerciale, del credito finanziario di difficile esigibilità e del credito fiscale. Con trent’anni di storia alle spalle e un patrimonio di 650 dipendenti, la società nell’ultimo lustro ha fatto crescere la propria dotazione It triplicando il numero dei propri server, oggi oltre trecento. E all’aumento numerico si è associata la virtualizzazione di Vmware, che ha permesso un utilizzo più intelligente e ottimizzato delle risorse.

“Senza la virtualizzazione offerta dai sistemi VMware sarebbe stato impossibile gestire una crescita così rapida dei sistemi informativi della banca”, spiega Alessandro Wolf, responsabile del nucleo reti e sistemi. A questo importante passo, il gruppo bancario ne ha fatto seguire un secondo, riguardando la gestione dell’infrastruttura It: la virtualizzazione, infatti, richiede degli interventi di ottimizzazione, monitoraggio e system management. In particolare, l’esigenza era quella di poter prevedere con maggiore precisione l’andamento dell’utilizzo delle risorse.

Il desiderio del reparto sistemi informativi era quello di poter sfruttare un’unica console di amministrazione che permettesse di gestire tutto il mondo virtualizzato per fare attività di monitoraggio, troubleshooting e capacity planning. Vmware vRealize Suite ha soddisfatto queste necessità: nel 2013, con il supporto della società di consulenza Advnet, la soluzione è stata valutata, testata per un periodo di prova e poi scelta dalla banca.

Realizzata in pochi giorni l’implementazione, dopo la fase di fine tuning e senza necessità di formazione del personale, vRealize ha cominciato a gestire l’intera infrastruttura di server e con particolare attenzione le 25 macchine virtuali più “strategiche”. L’interfaccia grafica del software permette di avere una visibilità completa sul livello di utilizzo delle risorse virtuali all’interno del data center. “Vmware vRealize è molto semplice da utilizzare”, spiega Wolf. “Il sistema lavora su tre parametri: salute, rischio ed efficienza. La salute è legata all’insorgere di condizioni di sovraccarico, il rischio alla possibilità che nascano problemi futuri, mentre l’efficienza evidenzia le opportunità di ottimizzazione in relazione alle risorse erogate, allocate in modo ottimale, con possibilità di ottimizzazione o in condizioni di stress”.

 


Si può avere visibilità su questi tre valori considerando più livelli: quello complessivo, quello dei singoli ambienti o quello delle applicazioni, a cui vengono automaticamente correlate le corrispondenti macchine. “Questa possibilità di segmentare e aggregare le informazioni sullo stato dei sistemi per ogni applicativo o servizio si è rivelata una caratteristica fondamentale per il business della banca”, specifica Wolf.

I benefici ottenuti con la soluzione di Vmware si riassumono, dunque, nella possibilità di monitorare l’utilizzo delle risorse fisiche e virtuali a diversi livelli di aggregazione e segmentazione, nella visibilità sul consumo di risorse determinato da singoli servizi e applicazioni (indipendentemente dalle macchine utilizzate), nella manutenzione predittiva dei sistemi e nell’ottimizzazione delle risorse hardware da utilizzare. “Grazie a Vmware vRealize abbiamo un maggior controllo sui nostri investimenti hardware”, conclude Emanuele Seu, responsabile del servizio Ict di Banca Ifis. “Il livello di monitoraggio di cui disponiamo ci permette di ottimizzare l’utilizzo delle nostre risorse, fisiche e virtuali, sia nella quotidianità, sia quando
si tratta di valutarne l’evoluzione futura”.

 

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