16/09/2011 di Redazione

Gucci controlla il business con MicroStrategy e iPad

Decisamente evoluta, la Business Intelligence implementata da Gucci ha trovato il connubio ideale con iPad e MicroStrategy Mobile. IctBusiness ha intervistato Marcello Vignocchi, Planning, Business Intelligence & CRM MIS Manager della maison italiana.

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Gucci ha seguito i passi canonici nell'implementazione di una Business Intelligence virtuosa ed efficace. Non senza passi falsi, sarebbe stato impossibile, ma trovando presto la formula "magica" per analizzare dati di qualità e presentarli in modo efficace al top management.

Come è stata percorsa questa strada, che ha portato all'utilizzo della Business Intelligence in mobilità,  lo ha spiegato a IctBusiness Marcello Vignocchi, Planning, Business Intelligence & CRM MIS Manager di Gucci, durante l'ultima convention europea di MicroStrategy a Montecarlo.

"Siamo partiti da un enterprise data warehouse dove risiedevano i dati di vendita e di marketing", racconta Vignocchi, "per arricchire poi le informazioni con gli elementi che arrivavano dal sistema di CRM. Negli anni abbiamo migliorato la parte di analisi, arrivando a distillare informazioni decisamente affidabili, ma alla fin fine al top manager arrivavano fogli su fogli, con un risultato, in termini di "attenzione" poco lusinghiero rispetto agli sforzi fatti a monte".

L'ultima campagna di Gucci.



"Così, ci siamo chiesti", prosegue Vignocchi, "come doveva apparire la BI agli occhi del top management, e abbiamo trovato quattro fattori chiave: completa, interattiva, mobile e appealing".

Con queste premesse, Gucci inizia una fase di sperimentazioni. Prima porta la reportistica su piattaforma BlackBerry: c'è la mobilità ma poca interazione e poco "appeal". Poi crea le dashboard e le propone su Pc via Web, ma la modalità non "sfonda". Infine arriva l'iPad, ma il risultato appare ancora insoddisfacente: è completo e mobile ma poco interattivo e nonostante tutto poco appealing.

Marcello Vignocchi, Planning, Business Intelligence & CRM MIS Manager di Gucci.



"La svolta", dice Vignocchi, "arriva con MicroStrategy Mobile, che ci permette di soddidsfare tutte le quattro esigenze, utilizzando l'iPad come piattaforma. Non è stato un percorso facile, perché ai top manager non puoi chiedere giorni di analisi, devi lavorare con i loro collaboratori, sfruttare i loro feedback, ma la chiave di volta è stata la possibilità di fargli vedere, in tempi brevi, i primi risultati, già decisamente appealing".

"Uno degli elementi vincenti", racconta ancora Vignocchi, "è stato lo studio preliminare: che cosa mettere nelle dashboard (non più di due o tre macro-elementi) ma soprattutto quale sarebbe stato il percorso di analisi utilizzato".

Il team di Vignocchi si è concentrato quindi sull'utilizzo dei report tradizionali da parte del top management, realizzando prima su carta poi su PowerPoint il percorso logico e gli elementi grafici (che ovviamente sono stati particolarmente curati) delle future dashboard, per poi inserire tutto in una demo su iPad. Il test, denominato "Just for fun", fu utilizzato durante un meeting di store manager, e da allora le dashboard su iPad sono diventate lo standard.

"Abbiamo trovato la quadra con MicroStrategy Mobile", racconta Vignocchi, "perché ci ha permesso di operare in tempi più rapidi rispetto alla creazione da zero di un'App. Il progetto è iniziato di fatto a gennaio di quest'anno, e si è concluso a marzo."

La piattaforma MicroStrategy non era una novità nel reparto IT di Gucci, che utilizzava la versione 6 già nel lontano 2000. Ora il software di Business Intelligence della multinazionale statunitense è distribuito più o meno in tutte le aree dell'azienda.

Un punto vendita Gucci.



"Abbiamo già in mente i prossimi passi", conclude Vignocchi, "perché stiamo valutando di estendere la modalità di utilizzo mobile anche per gli altri manager. Poi c'è il tema fondamentale dei social network: Gucci ha da poco superato i 5 milioni di fan su Facebook, quindi la possibilità di interagire e di avere informazioni utili da questa grande quantità di persone è un tema molto caldo, al netto delle doverose problematiche che coinvolgono la privacy".

Capire il comportamento dei fan anche in funzione della concorrenza, avere un feedback immediato sui prodotti e sulle campagne di comunicazione (visto che il ciclo di vita dei prodotti è di ormai soli 8/9 mesi) il tutto con un volume di dati provenienti da social network, CRM e negozi sempre più massiccio. Questa è la prossima sfida di Gucci, una sfida che MicroStrategy sembra poter supportare, visti gli ultimi annunci proprio in tema di integrazione con Facebook.

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