14/02/2012 di Redazione

Hard disk: lo shortage non è finito, prezzi alle stelle

I dischi fissi sono ancora difficilmente reperibili sul mercato e i costi per l'utente finale rimarrano elevati ancora per sei mesi. Lo dice un nuovo report di iSuppli, secondo cui bisognerà aspettare il terzo trimestre dell'anno per tornare alla normalit

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Le inondazioni che hanno devastato estese aree della Thailandia a fine ottobre scorso continuano a rallentare la produzione di dischi fissi anche in questo inizio di 2012, contraddistinto da prezzi al consumo ancora elevati. Il punto della situazione è stato fatto dalla società di ricerca iSuppli, secondo cui in questo trimestre si è registrata una lieve ripresa della produzione. Non si tornerà comunque a regime prima di quest'estate.

Dischi fissi in ripresa, ma ci vorranno ancora sei mesi per uscire dalla crisi dell'alluvione

L'interruzione della produzione ha fatto crollare le consegne del 26% nell'ultimo trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e per questo inizio d'anno si stima che ci sarà un ulteriore calo del 13%, seguito da una diminuzione del 5% nel secondo trimestre.

Bisognerà aspettare dunque il terzo quarter per vedere numeri in positivo, con una ripresa stimata del 2% rispetto allo stesso periodo del 2010. La crisi sarà del tutto scongiurata solo negli ultimi tre mesi dell'anno, complice l'incremento delle vendite di Pc tipico del periodo natalizio, quando è previsto un incremento del 49% delle consegne.

I dati su base sequenziale (confrontati trimestre per trimestre, e non su base annua) prevedono consegne in crescita del 13% nei primi tre mesi del 2012, del 14% nel secondo trimestre, dell'11% nel terzo e del 4% a fine anno.

Fang Zhang, analista dell'area storage di iSuppli, ha spiegato come "il recupero della produzione globale di dischi fissi ha iniziato e continuerà nel corso di ciascun trimestre del 2012. Tuttavia, la ripresa si svilupperà per almeno altri due trimestri, con problemi di approvvigionamento che continueranno fino al terzo trimestre, anche se in forma sempre più lieve. Nel frattempo, i prezzi medi resteranno alti e le scorte a magazzino continueranno a mancare, come spesso accade quando la domanda è superiore all'offerta. Il pareggio fra domanda e offerta ci sarà entro la fine del terzo trimestre".

I dati pubblicati da iSuppli

La via per la soluzione dello shortage è passata per lo spostamento della produzione in località al di fuori dalla Thailandia, provvedimento già preso da quasi tutti i produttori per poter riprendere a lavorare il prima possibile. Solo alcuni siti thailandesi sono infatti stati ripristinati.

Western Digital, il produttore più colpito dalle inondazioni, ha trasferito gran parte della produzione in altri Paesi e ha comunicato che tornerà a regime entro settembre. Anche Toshiba ha incrementato la sua produzione all'estero. Questi spostamenti per ora non sono stati però sufficienti per compensare il deficit nella produzione, ma per lo meno si è riusciti a scongiurare il blocco della produzione di computer.

I listini prezzi dei dischi fissi sono lievitati finora del 28%, ma in questo trimestre dovrebbe verificarsi un ridimensionamento del 3%, seguito da un calo più consistente (del 9%) nel secondo trimestre.

"I prezzi - ha spiegato Zhang - rimarranno alti per i maggiori costi associati alla delocalizzazione della produzione, nonché per i costi più cari dei componenti. Inoltre i vendor di personal computer hanno firmato contatti annuali con i produttori di dischi fissi affinché i prezzi restino bloccati per il resto dell'anno".


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