VMware Horizon si rinnova e arriva alla sesta versione con una serie di importanti novità. Prima fra tutte la possibilità di offrire applicazioni e desktop virtuali utilizzando una singola piattaforma integrata, seguita dalla possibilità di mettere a disposizione degli utenti uno spazio di lavoro unificato (a partire dalla versione Advanced) e da un sistema di gestione centralizzato delle immagini software di desktop e dispositivi. Nella versione precedente era già possibile offrire app specifiche e desktop virtuali, ma oggi si possono aggiungere anche app e sessioni desktop offerte tramite la piattaforma Microsoft Rds (Remote Desktop Services).
Un processo in tre semplici passi per descrivere le funzionalità di VMware Horizon 6
All’utente viene presentato, via browser o tramite il client
VMware Horizon View, l’elenco delle applicazioni e dei desktop virtuali a lui assegnati, anche quelli erogati come servizio da fornitori esterni. Da li è possibile accedere all’
app store aziendale, da cui selezionare applicazioni aggiuntive o chiedere l’autorizzazione per l’accesso a nuove applicazioni. “
Sul fronte dell’esperienza utente c’è stato un forte lavoro di ingegnerizzazione e miglioramento del nostro protocollo per la gestione remota, chiamato PCoIP,” spiega
Luca Zermininani, Senior System Engineer di VMware Italia. “
L’obiettivo è di offrire prestazioni analoghe, se non migliori, rispetto a quelle ottenibili utilizzando specifici dispositivi locali. Inoltre, oggi è possibile avere un ambiente misto, con una parte dello spazio di lavoro reso disponibile dal data center aziendale e una parte erogata da fornitori esterni.”
Attraverso il sistema di gestione centralizzata
VMware Mirage, ogni immagine di Pc fisici, virtuali o di proprietà dell’utente può essere messa a disposizione come macchina virtuale, installata su una macchina locale o erogata sul dispositivo personale. Il nuovo
vCenter Operations for View (disponibile nella versione
Enterprise) offre una visibilità “end-to-end” dal data center fino al singolo dispositivo, fornendo analisi e monitoraggio dei rischi e sistemi di diagnostica.
“VMware ha fatto un grosso sforzo per rendere Horizon capace di sfruttare i vantaggi del ‘software-defined data center’,” dice Zerminiani. “La nostra offerta da questo punto di vista è ormai completa: siamo in grado di virtualizzare macchine, reti e storage”. Il nuovo Horizon è disponibile in tre versioni: Horizon View Standard Edition, Horizon Advanced Edition (che aggiunge virtualizzazione delle applicazioni, desktop e applicazioni remote, spazio di lavoro unificato e gestione virtuale dello storage) e Horizon Enterprise Edition (con il sistema per il monitoraggio end-to-end e con l’automazione cloud gestita da vCenter Orchestrator).
Grazie a VMware Mirage è possibile ottenere una visibilità "end-to-end" dal data center al singolo dispositivo
La nuova versione di VMware Horizon fa un
deciso passo avanti nella gestione di un mondo di dispositivi sempre più variegati. “
Tutti viviamo la ‘consumerizzazione’ dell’It, che oggi ritroviamo nell’auto e che domani vedremo anche negli elettrodomestici,” commenta
Alberto Bullani, Country Manager di VMware Italia. “
Oggi ci troviamo di fronte a device di ogni tipo, che a livello aziendale devono essere gestiti in modo semplice e soprattutto sicuro. L’obiettivo è ottenere una gestione del flusso di lavoro integrata che aiuti ad accelerare il passo dell’innovazione.”
Per perseguirlo, VMware negli ultimi mesi ha
investito pesantemente in acquisizioni e in accordi con altri protagonisti di questo mercato. Tra ottobre e dicembre è stata acquistata
Desktone, che permette di offrire i “desktop-as-a-service” nel giro di pochi minuti. Tra gennaio e febbraio è stata annunciata, congiuntamente con
Google, la possibilità di avere
desktop virtuali sui Google Chromebook. Infine, l’
acquisizione di Air Watch fatta due mesi fa è stata l’operazione
più rilevante: è costata un miliardo e mezzo di dollari e vede coinvolte mille e seicento persone.