18/05/2016 di Redazione

Hp Inc scrive il proprio nome a tre dimensioni

Il gruppo statunitense entra nel mercato dell’additive manufacturing presentando Jet Fusion 3D Printing Solution: piattaforma professionale pronta per la produzione, con due modelli di stampanti 3D che partiranno da 120mila euro. Il vendor sposa l’open so

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Il suo nome non poteva mancare all’appello. Hp Inc è entrata finalmente nel mondo della stampa 3D presentando, durante la conferenza Rapid dedicata all’additive manufacturing, Jet Fusion 3D Printing Solution: non è una soluzione per principianti e hobbisti, ma si tratta di un vero e proprio sistema di stampa commerciale pronto per la produzione, che comprende un flusso di lavoro semplificato e promette di ridurre notevolmente i costi. Tutto open: Hp Inc ha infatti scelto di puntare su un ecosistema di partner che sposano la filosofia aperta e della condivisione delle risorse. Sia a livello di materiali sia nel software, in modo rendere questa tecnologia sempre meno ostativa per tutti.

I primi due modelli del vendor, Jet Fusion 3D 3200 e Jet Fusion 3D 4200, non sono in realtà proprio per tutti, in quanto la versione più economica parte dalla modica cifra di 120mila euro (la disponibilità è prevista tra fine 2016 e inizio 2017, anche in Italia. La prima è ideale per la prototipazione, mentre la seconda è progettata per le necessità della prototipazione e del manufacturing nel breve termine, caratterizzati da un’elevata produttività.

Ma, trattandosi di soluzioni professionali per model shop e per i fornitori di servizi di stampa 3D, il costo è giustificato. “La nostra piattaforma è unica nella sua capacità di gestire più di 340 milioni di voxel al secondo invece che un punto per volta”, ha spiegato Stephen Nigro, president, 3D printing business di Hp.

Il voxel (volumetric pixel) è l’equivalente del pixel nella stampa a due dimensioni e i nuovi sistemi di Hp Inc sono in grado di gestire anche ogni voxel in modo singolo. Il vendor, grazie alla propria tecnologia, ha dichiarato che Jet Fusion 3D Printing Solution permette la creazione di parti fisiche di qualità superiore fino a dieci volte più velocemente e alla metà dei costi rispetto alle attuali macchine 3D.

 

La nuova stampante Hp Jet Fusion 3D 3200

 

Per integrare tra loro le conoscenze necessarie per lo sviluppo di sistemi di questo genere, Hp Inc si è avvalsa della collaborazione di una serie di partner molto diversi tra loro. Nell’elenco figurano nomi come Nike, Bmw, Autodesk, Jabil, Johnson & Johnson, Materialise, Proto Labs, Shapeways e Siemens. La marca d’abbigliamento sportivo, per esempio, utilizza l’additive manufacturing da diversi anni per creare innovazioni nelle calzature, mentre Bmw sfrutta la stampa 3D per creare prototipi di concept car.

Infine, il gigante statunitense sta creando un app store dei materiali 3D e sta già collaborando con partner certificati come Arkema, Basf, Evonik e Lehmann & Voss, con il progetto di estendere ancora di più l’ecosistema della propria piattaforma open. In questo modo, i clienti potranno intervenire su ogni voxel per combinare colori, applicazioni e materiali, aprendo le porte anche a sensori e strumenti di intelligence integrati nei materiali, per abilitare l’Internet of Things.

 

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