24/10/2014 di Redazione

Hp svela il primo server Moonshot con processore Intel Xeon

La multinazionale statunitense aggiorna la piattaforma di server Moonshot proponendo per la prima volta una soluzione basata su chip Intel Xeon, il modello ProLiant M710. I clienti potranno anche scegliere se utilizzare il software XenApp (su licenza) per

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HP rinnova la gamma dei server Moonshot con una novità: per la prima volta, a bordo di uno dei modelli arrivano i processori Intel Xeon. La notizia segue di un mese quella dell’introduzione (anche questa una “prima”) di un processore Arm a 64-bit su un sistema Moonshot. Il primo server di HP con chip Intel Xeon è frutto di mesi di lavoro, in cui gli ingegneri dell’azienda statunitense hanno cercato di migliorare l’efficienza energetica dei server, così come il footprint.

La società aveva già messo a disposizione una versione con processore Intel Atom a basso consumo, mentrecon il chip Xeon l’obiettivo è quello di accelerare le performance. Il modello in questione è il ProLiant M710: il server utilizza un processore Xeon quad-core (E3-1284L v3) con Gpu integrata. Come altri sistemi Moonshot, l'M710 è programmato per eseguire uno o due carichi di lavoro in modo efficiente, in questo caso le attività di application delivery e video transcoding, le quali beneficiano della GPU integrata.

HP ha lavorato con Citrix per utilizzare il software XenApp, il quale è in grado di eseguire lo streaming di applicazioni Office e di altri programmi. Per utilizzare i server M710, i clienti dovranno acquistare licenze per XenApp e per Windows Server 2012, il sistema operativo supportato. In ogni caso HP tutta la documentazione per agevolare la configurazione. Per la codifica video, invece, Moonshot può eseguire un software multimediale prodotto da Vantrix e Harmonic; secondo HP, le emittenti saranno in grado di offrire flussi video fino a 20 volte superiori rispetto a un rack server standard che occupa il medesimo spazio.

Come ribadito fin dal lancio del primo Moonshot, tra i punti di forza di questa linea c’è la riduzione dell’ingombro all’interno dei data center. Con alimentazione e raffreddamento condivisi e schede di interfaccia di rete e switche strettamente integrati, il ProLiant M710 ammassa 45 cartucce in un telaio da 4,3 unità rack.

 

 

In questi giorni HP anche annunciato un secondo sistema Moonshot: l'M350. Questo modello rappresenta il sistema HP più denso e si rivolge agli hosting provider. Ogni cartuccia contiene quattro processori Atom C2730 a otto core, per un totale di 1.440 core in un unico telaio.

All'inizio di quest'anno HP aveva presentato i server M300 aspettandosi che i clienti li utilizzassero prevalentemente per i server Web. Alcuni di loro però hanno inserito l'intera Web stack, inclusi i Web server, il bilanciamento del carico e il database. Per questo HP offre in bundle l'OS Canonical Ubuntu, Juju e Charms. Un'altra possibile opzione è rappresentata da Linux Red Hat Enterprise, offerto a un prezzo speciale che l'azienda ha negoziato per l'uso su processori Atom.

A causa di un avvio lento Moonshot ha faticato a decollare, HP si è mossa rapidamente per offrire sistemi in grado di garantire efficienza per differenti carichi di lavoro. L'azienda sostiene che Moonshot consumi fino al 90% di energia in meno e occupi l'80% di spazio in meno rispetto ai precedenti rack server. Il ProLiant M710 basato Xeon è già disponibile a partire da 55.147 dollari; il modello M300 parte invece da 48.937 dollari mentre l'M350 da 85.372 dollari. I prezzi includono 15 cartucce server, il telaio, un interruttore e tre alimentatori oltre a ulteriori componenti e software.

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