HP licenzierà 7100 dipendenti europei. La notizia è riportata da The Register, secondo cui la scure si abbatterà principalmente sulla divisione Enterprise Services. Il taglio rientra nel piano di ristrutturazione annunciato dal numero uno Meg Whitman a giugno 2012, con l'obiettivo di tagliare 27mila posti di lavoro a livello globale, di cui 8mila nel Vecchio Continente.
Le fonti del Register confermano oggi che è stata presentata una proposta al Comitato Aziendale Europeo (CAE), che conta il taglio di 7.095 dipendenti, che verranno lasciati a casa in prepensionamento o mediante incentivi, oppure saranno ridistribuiti in nuovi ruoli che meglio si adattano alle esigenze future della società e dei suoi clienti.
I tagli in Europa per HP continuano
Stando a quanto si apprende il numero dei tagli potrebbe superare quello fissato in precedenza, per far fronte alle posizioni ridondanti, con una "variazione fino al 15 per cento rispetto alle stime originali di HP".
Nella lettera inviata all'organismo sindacale si legge che circa 6mila dei 7095 dipendenti che cadranno vittime del programma di ristrutturazione sono impiegati nella divisione Enterprise Services (che in Europa conta complessivamente 35mila dipendenti), mentre 340 lavorano nel Customer Delivery Services (CDS).
I sindacati tuttavia sono preoccupati circa il rischio che i tagli siano più pesanti dei margini indicati dall'azienda, e che nella ristrutturazione globale vengano assegnati all'Europa dipendenti in precedenza operativi in Asia e Nord America. A riguardo tuttavia non ci sono conferme ufficiali.
L'obiettivo dichiarato di HP è quello di tagliare i costi entro la fine dell'anno fiscale 2014 per aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, un comparto chiave per far fronte alle sfide tecnologiche che si prospettano e risanare i conti.