28/02/2019 di Redazione

Hp, trimestrale piatta: le previsioni spaventano i mercati

Nel Q1 il fatturato dell’azienda è cresciuto dell’1%, mentre l’utile non-Gaap dell’8%. In difficoltà sia i Pc sia le stampanti. Le stime sul resto dell’anno scatenano la corsa alle vendite nelle contrattazioni after-hours.

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La trimestrale di Hp scatena la corsa alle vendite del titolo. Il colosso statunitense ha chiuso il Q1 dell’anno fiscale 2019 con ricavi pari a 14,7 miliardi di dollari (più 1 per cento) e un utile per azione (Eps) non-Gaap dopo la diluizione di 52 centesimi (più 8 per cento). Se quest’ultimo dato è risultato in linea con le attese della vigilia, il giro d’affari è stato leggermente inferiore alle previsioni degli analisti. Nel dopo mercato il titolo di Hp è crollato del 12 per cento, ma i motivi sono da cercare anche altrove. Innanzitutto, come spiegato dalla società durante la call con gli analisti, i ricavi generati dalla vendita di stampanti caleranno del 3 per cento durante l’anno: un business che esce già da un trimestre piatto, sostenuto in larga parte dalle ordinazioni di consumabili, che oggi fatturano il doppio rispetto ai dispositivi di stampa (anche se nel Q1 il giro d’affari degli inchiostri è sceso del 3 per cento).

Le soluzioni hardware aziendali, comunque, sono cresciute del 4 per cento anno su anno, mentre quelle consumer di due punti. Il margine operativo della divisione printing è stato del 16,2 per cento. L’unità Personal Systems, che racchiude la commercializzazione di Pc, ha aumentato i ricavi del 2 per cento, con un margine del 4,2 per cento.

I computer business hanno fatto meglio dei prodotti consumer, crescendo di tre punti contro il risicato punto percentuale delle soluzioni per l’utente finale. Scendendo ancora più in dettaglio, a volume le vendite sono calate del 3 per cento, con i notebook in flessione di un punto e i desktop di otto.

L’obiettivo del management negli ultimi mesi è quello di aumentare la profittabilità della divisione, in particolare dopo aver ceduto il primo posto della classifica a Lenovo. Ecco spiegato il focus maggiore sui prodotti di fascia alta, che hanno contribuito a generare il margine maggiore dal 2012, come sottolineato nella call dal direttore finanziario Steve Fieler. Inoltre, ha aggiunto il Ceo Dion Weisler, i numeri avrebbero potuto essere maggiori se il mercato non fosse incappato in una situazione di carenza di componenti.

Il “colpevole” è Intel, che ha dovuto riorganizzare in breve tempo le proprie linee produttive, senza però riuscire a evitare la penuria di chip per computer. Lo shortage continuerà comunque almeno fino a metà anno, ha spiegato Weisler. Nel corso del primo trimestre, Hp ha restituito circa un miliardo di dollari agli azionisti sotto forma di riacquisto di azioni proprie e dividendi. Nel Q2 la società si attende un Eps non-Gaap dopo la diluizione compreso fra 50 e 53 centesimi.

 

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