15/06/2015 di Redazione

Huawei, novità per il canale e per la potenza dei data center

Il colosso cinese ha inaugurato il nuovo Channel Partner Program, con cui vuole creare un ecosistema europeo unendo distributori, rivenditori, e altre realtà. I primi passi sono nuove collaborazioni con VMware e CommVault. Ma la società asiatica ha svelat

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Nuova strategia rivolta al canale per Huawei, che ha inaugurato il rinnovato Channel Partner Program durante la Western Europe Channel Conference di Monaco. La parola chiave è allearsi, una strategia indispensabile per competere in un mercato caratterizzato da soluzioni digitali sempre più integrate, creando un vero e proprio ecosistema che includa distributori, rivenditori, alleanze, solution partner e molto altro. Ecco perché Huawei ha siglato due accordi importanti, con realtà come VMware e CommVault. Con la prima azienda il colosso cinese intrattiene partnership già da tempo, in ambiti coma la virtualizzazione cloud, la Virtual Desktop Infrastructure, lo storage, il backup e il management infrastrutturale.

La collaborazione comporterà l’integrazione totale tra i prodotti per la rete sviluppati da Huawei e le soluzioni di networking definito dal software di VMware, con un focus in particolare sulla piattaforma di virtualizzazione delle reti Nsx. Sarà l’Europa occidentale il teatro del nuovo accordo tra la società cinese e CommVault, che interesserà ambiti come la protezione dei dati e i servizi di solution management

L’obiettivo, come dichiarato da Leon He, presidente Huawei Enterprise Western Europe, è “portare sul mercato soluzioni uniche e competitive, che aiuteranno a semplificare e automatizzare i meccanismi di protezione dei dati digitali, rispondendo alle esigenze del mercato europeo”. Tra le piattaforme integrate che saranno disponibili come conseguenza della collaborazione, si trova il software Simpana di CommVault, per una gestione integrata dei dati e delle informazioni aziendali.

Malgrado la Western Europe Channel Conference fosse dedicata al canale, Huawei ha comunque presentato alcune nuove soluzioni hardware realizzate in collaborazione con i propri partner. Il gigante asiatico ha svelato infatti i FusionServer X6800, dotati dei processori Intel Xeon E5-2600 v3. Si tratta di macchine pensate per l’high-performance computing (Hpc), per i servizi cloud e per applicazioni rivolte ai data center. L’architettura, ottimizzata per lo storage definito dal software, i Big Data e le infrastrutture definite dal software, offre scalabilità elastica, affidabilità ed efficienza nelle operazioni di manutenzione.

Il FusionServer X6800 occupa uno spazio pari a quattro unità rack, con otto slot per la configurazione nodi server e storage che più si adatta alle esigenze aziendali. Dischi, alimentatori, ventole e altri elementi sono stati pensati per l’hot-swapping, con la possibilità quindi di sostituirli “al volo” senza scollegare il sistema. Grazie a un flusso d’aria interno ottimizzato, Huawei indica che il server è capace di funzionare al massimo anche con ambienti che toccano temperature di quaranta gradi.

 

Il FusionServer X6800 di Huawei

 

Gli slot per la memoria Ram sono 16, con supporto ai modelli Ddr4, mentre l’X6800 può ospitare quattro Ssd oppure altrettanti dischi Sas o Sata da 2,5 pollici. Inoltre, c’è spazio anche per due mini Ssd e una porta Usb. Le porte di rete sono disponibili in tre differenti configurazioni: è possibile optare per la versione con quattro porte Ge, oppure per quelle caratterizzate da due porte 10Ge o due 10GBase-T.

 

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