16/04/2015 di Redazione

Huawei P8, lo smartphone (bello e sottile) impossibile da smarrire

Il nuovo modello, successore del P7, introduce una funzione davvero utile: se non si trova più il telefono è sufficiente chiamarlo ad alta voce per ricervere un segnale dagli speaker. Robusto ed ergonomico, si distingue anche per le funzioni della fotoca

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Huawei ha definito il suo nuovo smartphone Android, P8, come “il culmine dello stile e delle funzionalità avanzate che caratterizzano la Serie P” e come un modello dall’utilizzo intuitivo e dal design ergonomico. A colpo d’occhio il successore del P7 si fa notare per la scocca in alluminio mono-blocco, declinata nei colori argento, champagne, nero e grigio, e per lo spessore ridotto a soli 6,4 millimetri. L’azienda cinese ne sottolinea inoltre le caratteristiche di robustezza e di cura dei dettagli costruttivi: per esempio, il processo di stampaggio a iniezione ha permesso di collegare al display una piccola barra di plastica larga 1,5 millimetri, mentre il retro del telefono è stato realizzato in acciaio.

Il P8 sembra voler essere una sintesi di design, facilità di interazione e tecnologia, grazie sia alle caratteristiche estetiche sia ad alcune innovazioni riguardanti il pannello touch, i comandi vocali e la fotocamera. Quest’ultima, più che per i 13 megapixel, si distingue per la capacità di operare in situazioni di scarsa illuminazione e alto contrasto grazie a una combinazione di hardware, software e algoritmi brevettati: per esempio, uno stabilizzatore ottico di alta qualità, un sensore Rgbw (il primo al mondo a quattro colori, in grado di gestire la luminosità delle foto in base al contesto), la funzione “light painting” (utilizza l’otturatore manuale per catturare passaggi di coni di luce più ampi) e una nuova modalità selfie.

Per i video, una novità introdotta per la prima volta su uno smartphone è la “modalità regista”, con cui è possibile dirigere e controllare contemporaneamente fino ad altri tre smartphone Android durante una videoripresa, da quattro angolazioni diverse, e poi sincronizzare inoltre l’editing del filmato.

Huawei ha anche introdotto alcuni nuovi comandi touch mirati a rendere più precise e rapide le interazioni: un doppio tocco con la punta del dito o con la nocca permette di eseguire uno screenshot completo del display, mentre tracciando un cerchio sullo schermo i contenuti vengono rapidamente copiati. Un’ulteriore innovazione suona un po’ come l’uovo di Colombo: nel caso non ci si ricordi dove si è lasciato lo smartphone, è possibile “chiamarlo” ad alta voce, ricevendo in cambio un segnale acustico dagli speaker che ne segnala la collocazione.

Per migliorare l’audio delle conversazioni o della riproduzione musicale è possibile, in caso di ambienti rumorosi, aumentare il volume sino al 58% sopra il livello normale; in un ambiente ventoso, invece, lo smartphone è in grado di eliminare il 90% del rumore se si utilizzano cuffie o auricolari con microfono singolo. Con il viva-voce si possono effettuare chiamate entro il raggio di due metri, mentre un chipset indipendente con audio decoder incorporato consente di raddoppiare il volume della musica mantenendo stabile qualità sonora.

Per quanto riguarda le telefonate, grazien alla presenza di due antenne e di una tecnologia di switching, il P8 è in grado di riconoscere intelligentemente le migliori modalità da utilizzare in base alla forza del segnale.

La dotazione hardware include un processore a 64-bit octa-core, Kirin 930, il quale a detta di Huawei assicura prestazioni del 20% superiori rispetto a prodotti con la stessa durata di batteria. Il nuovo sarà disponibile in due versioni: il P8 classico, con 16 GB di storage, è proposto a 499 euro, mentre per i 32 GB del P8 Premium si devono spendere 599 euro.
 

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