06/12/2016 di Redazione

I Big Data che trasformano il commercialista in consulente

Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha presentato Genya, suite in cloud per i professionisti che supera gli evidenti limiti delle soluzioni presenti sul mercato arricchendo l’esperienza con un’interfaccia gradevole e potenti strumenti di analytics. Un

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Una suite software che nasce da un’osservazione. “Il commercialista deve cambiare pelle. Non può accontentarsi degli adempimenti, ma deve sempre più dirigersi verso la consulenza e fornire valore aggiunto ai propri clienti”, spiega Pierfrancesco Angeleri, managing director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, nell’introdurre Genya durante un workshop dedicato alla stampa: un’applicazione multi tenant nata in cloud e frutto di cinque anni di ricerca e sviluppo del team italiano del colosso olandese. Un progetto made in Italy su cui l’azienda ha investito circa 15 milioni di euro e un gruppo di sessanta persone, che ha avuto un compito preciso: ripensare completamente da zero gli applicativi utilizzati ancora oggi dai commercialisti, progettati anche 15 anni fa e non adatti al contesto attuale.

“I programmi sono tuttora basati su interfacce Windows-like, criptiche e molto tecniche, con servizi che spesso non fanno altro che restituire i dati su fogli Excel: abbiamo pensato a una piattaforma moderna, basata su Web, orientata ai servizi e che gestisca una suite di applicazioni tutte integrate tra loro. L’obiettivo era colmare dei gap funzionali, come la mancanza di soluzioni di Business Intelligence, Crm, business process management e altro”, aggiunge Sergio Boaretto, chief application officer di Wk Tax & Accounting Italia.

L’azienda è quindi partita presentando Genya Bilancio, che non solo dà la possibilità ai commercialisti di redigere bilanci in modo molto più veloce e intuitivo del passato, ma permette loro anche di far emergere una serie di dati utili per i clienti e che prima rimanevano sottotraccia. “Il sistema core di Genya, che rappresenta davvero l’elemento dirompente rispetto al passato, è stato pensato innanzitutto per fare affiorare informazioni di valore, fondamentali per prendere decisioni anche in tempo reale”, rimarca Boaretto.

“Rilasciare l’ennesima applicazione di gestione del bilancio non era sufficiente, ci siamo basati su diversi pilastri, tra cui i principali sono: utente e clienti al centro e facilità di utilizzo”, sottolinea il manager. “Un passo avanti è stato fatto grazie anche al cloud, che offre un ambiente realmente collaborativo e permette di manipolare grandi quantità di dati senza pesare sulla tecnologia presente nello studio professionale. Senza dimenticare l’Html5, che cinque anni fa non era affatto scontato, ma che oggi consente a Genya di essere utilizzato su qualsiasi dispositivo”.

 

Una schermata della dashboard di Genya con il controllo delle attività in primo piano

 

L’applicativo, fornito tramite Microsoft Azure, è stato disegnato senza menu e l’ecosistema guida l’utente passo passo nella redazione del bilancio senza obbligarlo a conoscere tutte le procedure, attraverso un flusso logico legato alla singola esigenza. L’app è proattiva e le dashboard suggeriscono quali sono i compiti da portare a termine, come farlo (anche con video tutorial integrati) e mantenendo sempre in vista alcuni dati fondamentali: il tempo impiegato da ogni utente nell’eseguire un lavoro, i documenti caricati e quelli condivisi, i dati salienti dei clienti e molto altro.

È quindi possibile verificare in tempo zero quali attività si stanno svolgendo, se si stanno rispettando gli Sla, se lo studio è in attivo o in passivo rispetto a quel cliente e così via. Genya Bilancio svolge anche la funzione di Erp, perché fornisce informazioni che permettono di controllare lo studio giorno dopo giorno, la redditività, gli stati di avanzamento dei servizi per i singoli clienti, i tempi, i costi e tutti quegli indicatori che consentono di verificare continuamente le attività.

Durante il workshop è stato possibile testare in prima persona la soluzione. Affiancati da un tutor, siamo riusciti a creare un bilancio riclassificato in soli otto minuti (con i conti di un cliente immaginario ovviamente già a disposizione), sfruttando un’interfaccia colorata e molto simile a quella di un Cms o di una delle tante applicazioni mobili diffuse oggi. Genya, che significa “Generation Y Application”, è stato infatti pensato per i nativi digitali e per essere più user friendly possibile.

 

Il controllo dei tempi

 

Senza dimenticare però anche le generazioni precedenti. Durante la fase di sviluppo la suite è stata testata da professionisti di età differenti: un 35enne ha redatto un bilancio completo in un’ora, una persona di 65 anni in circa quattro. “Risultati comunque straordinari, prima servivano giorni”, ha spiegato Boaretto.

La roadmap dell’azienda prevede il rilascio a marzo della componente con i dichiarativi fiscali per le imprese, mentre tra circa un anno arriverà sul mercato quella per le persone e tutta la parte di contabilità. Chi volesse provare la versione completa di Genya può farlo gratuitamente per sei mesi, creando un account tramite questa pagina Web.

 

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